In un contesto di crescenti tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina, Foxconn di Taiwan prevede una solida crescita nel suo business dei server di Intelligenza Artificiale il prossimo anno e aumenterà gli investimenti in diversi Paesi. Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha minacciato di imporre una tariffa del 10% su tutte le importazioni dagli Stati Uniti e un’imposta del 60% sui prodotti realizzati in Cina, come si legge su reuters.com. Si tratta di una mossa che potrebbe avere un impatto sia su Foxconn, il cui stabilimento di Zhengzhou in Cina è un importante sito di assemblaggio di iPhone, sia sul suo principale cliente Apple.
Foxconn, anche fornitore chiave di Nvidia, ha mantenuto la sua previsione di una crescita “significativa” delle vendite per il 2024, poiché i solidi incrementi delle vendite nel suo business dei server di intelligenza artificiale l’hanno aiutata a fronteggiare il calo della domanda di elettronica di consumo causato da fattori geopolitici e macroeconomici. L’azienda prevede che i server AI rappresenteranno il 50% del fatturato totale dei suoi server l’anno prossimo.
Inoltre, le vendite di ottobre hanno raggiunto un livello record per il mese e la società, formalmente denominata Hon Hai Precision Industry, ha dichiarato di aspettarsi che i ricavi del quarto trimestre crescano anno su anno.
Foxconn, che ha iniziato a espandersi nella produzione su contratto di veicoli elettrici per diversificare il proprio business, ha posticipato il suo obiettivo di raggiungere una quota del 5% nel mercato globale dei veicoli elettrici entro il 2025, poiché il settore è alle prese con un rallentamento della domanda. In ogni caso, l’azienda dovrebbe riuscire ad assicurarsi ordini dalle case automobilistiche tradizionali nel breve termine.