“Accogliamo con favore la volontà da parte dei partiti di attenzionare il settore tramite proposte in Parlamento, è un punto di partenza essenziale per aggiornare la normativa vigente in tema di Creator Economy”. Così Sara Zanotelli, Presidente di AICDC – Associazione Italiana Content & Digital Creators, nel corso dell’evento “C come Legge”, che si è tenuto oggi a Palazzo Valentini e che è stato occasione per fare il punto su tutti gli aspetti legali, fiscali e contributivi che riguardano i nuovi professionisti del mondo digitale.
“Fin dalla nascita dell’Associazione, ci siamo posti come interlocutori istituzionali per agevolare un inquadramento del comparto della Creator Economy, e in questi mesi abbiamo avviato numerosi tavoli di confronto con le principali istituzioni italiane, tra cui INPS, AGCOM e ISTAT.” Continua Sara Zanotelli, Presidente di AICDC. “Oggi torniamo a ribadire l’importanza di creare dei momenti di confronto che ci permettano di definire meglio i confini della professione, per stabilire un codice ATECO e fare chiarezza dal punto di vista fiscale e contributivo: il creatore di contenuti digitali non può essere incasellato in ordinamenti datati.”
“Siamo passati da 250 associati ad avere 650 con un network in fermento: la categoria sente il bisogno di essere rappresentata, e per noi è un traguardo significativo, perché testimonia la qualità del lavoro che stiamo portando avanti.” Aggiunge Mauri Valente, Vice Presidente di AICDC. “Parliamo con i nostri associati ogni giorno, e conosciamo bene l’esigenza di chiarezza che proviene dal comparto. Stiamo portando avanti tanti percorsi parallelamente, non da ultimo quello che riguarda il rafforzamento dell’educazione digitale, la sensibilizzazione e la valorizzazione di una corretta informazione sul comparto”.