Da strumenti di targeting sempre più sofisticati a formati pubblicitari innovativi, il panorama pubblicitario digitale è in costante mutamento, sfidando costantemente i marketer a rimanere al passo con le ultime tendenze e tecnologie.
La nostra epoca digitale, infatti, è caratterizzata dallo strapotere delle piattaforme tecnologiche alle quali affidiamo la nostra vita in cambio di servizi, solo apparentemente gratuiti, targettizzati sui nostri profili in base all’elaborazione dei dati. Questi stessi dati sono poi il carburante che alimenta l’enorme macchina pubblicitaria che gli ruota attorno e da cui traggono sostanzialmente la linfa vitale. Le imprese contemporanee, infatti, non possono più fare a meno di enormi quantità di dati per procedere in un mondo e in un business sempre più digitalizzato, dato dall’essere letteralmente guidate nelle strategie dall’analisi scientifica di questi moderni “oracoli”. In un mondo così veloce, non basta rivolgere l’attenzione al passato, all’analisi di metriche e KPI basati su serie storiche, alla generazione di statistiche e report a consuntivo per effettuare analisi dei dati sui comportamenti degli utenti o per individuare problemi tecnici o eventi critici. Ciò che serve oggi per adottare una indispensabile strategia data driven è raccogliere, governare, proteggere e analizzare i dati al fine di comprendere processi e comportamenti complessi. Da transazioni finanziarie a interazioni sui social media, ogni singolo punto di contatto con i clienti e ogni processo interno genera dati preziosi. Sfruttare questi dati in modo efficace può portare per le imprese a una migliore comprensione dei clienti, a un aumento dell’efficienza operativa e alla scoperta di nuove opportunità di mercato. È evidente che questo approccio del tutto nuovo rispetto al passato si avvalga a sua volta di strumenti nuovi e maggiormente performanti nell’ecosistema contemporaneo. La transizione digitale per le imprese diventa in tal senso non un capriccio ma una vera e propria esigenza per soddisfare le aspettative dei potenziali clienti, ciò che, in effetti, si manifesta con lo sviluppo di strategie d’impresa data driven. Un’impresa può, infatti, essere anche iper moderna, digitalizzata ed efficiente ma se priva dei giusti strumenti per sviluppare l’attività ogni investimento precedente può essere vanificato.
Alla luce di ciò è evidente che non tutte le imprese, comprese molte di quelle di grandi dimensioni, pur vivendo nel mondo digitale, possano contare su un tale sistema ma debbano affidarsi al digital advertising: un vero e proprio ecosistema che non si ferma al semplice marketing, nato dal connubio tra tecnologia e strategie promozionali. Il digital advertising, quindi, è rappresentato da un insieme piuttosto ampio di strumenti, piattaforme e sistemi di comunicazione che si intersecano tra di loro e offrono al potenziale cliente soluzioni all’avanguardia e su misura in base alle sue esigenze.
A differenza di questa premessa, però, il digital advertising è nato quando il mondo era ben lungi dall’essere digitalizzato, all’inizio degli Anni Novanta, con la pubblicazione, nel 1994, del primo banner pubblicitario su un sito web. Certo, a quel tempo l’ecosistema, gli strumenti e i potenziali fruitori erano ancora limitati e piuttosto acerbi per poter essere realmente investiti da questo cambiamento ed è per ciò che il cambio di marcia si ebbe a partire dal 1999 con la nascita di Google. Le capacità del motore di ricerca ben si sposavano con le esigenze del digital advertising. Con il passare del tempo, a seguito anche della crescita della digitalizzazione, la frenesia della società moderna non ha percepito il digital advertising come una modalità di diversificazione degli strumenti pubblicitari a nostra disposizione bensì come il canale principale per fruire dei contenuti pubblicitari, che potremmo differenziare come segue:
- Gli strumenti SEM che sfruttano proprio le potenzialità dei motori di ricerca
- Gli strumenti SEO che adottano strategie mirate per migliorare il posizionamento web
- Il social media marketing che si avvale di strategie e di campagne pubblicitarie tramite i social network
- L’email marketing che rappresenta la trasposizione in un ambiente digitale del tradizionale marketing via posta
- Il content marketing rappresenta una tipologia di marketing meno “sfacciata” e avviene attraverso la condivisione via web di contenuti digitali, dai video agli ebook
- Web analytics, ovvero l’analisi sistematica dei dati emersi tramite piattaforma web
In tutto ciò, la strategia di marketing digitale è come la bussola che indica alle aziende il percorso più opportuno e gli strumenti più efficaci da adottare al fine di favorire il raggiungimento degli obiettivi prefissati.
In questo mare magnum di strumenti a disposizione del digital advertising, si inserisce l’ Advertising Resource Management (ARM), una categoria di marketing technology finalizzata ad aiutare i brand nel consolidare risorse, processi, flussi di lavoro e le informazioni in un unico sistema per supportare meglio le operazioni pubblicitarie aziendali.
L’ARM, in sintesi, rappresenta un approccio olistico alla gestione delle risorse pubblicitarie digitali, che va oltre la semplice distribuzione di annunci per comprendere l’allocazione efficiente delle risorse, il monitoraggio delle prestazioni e l’ottimizzazione delle campagne.
Nel mondo aziendale, ogni tipologia di team, usufruisce oggi di interfacce tali da semplificare le attività e l’ARM rappresenta la soluzione per quelli di marketing. Automatizzando le noiose attività manuali, l’ARM consente ai professionisti qualificati di concentrarsi su obiettivi strategici di maggior valore, creando significative efficienze operative. Con visibilità in tempo reale su tutto il workflow dell’advertising e all’ottimizzazione delle campagne basata sull’AI, ARM consente alle aziende di concentrarsi non più sull’operatività, ma sulle decisioni strategiche.
Compito dell’ARM è quello di gestire l’intero processo end-to-end dell’advertising.
Vantaggio competitivo del sistema di ARM è quello di dare pieno controllo dell’intero processo di vita dell’advertising a tutti i partecipanti coinvolti.
Come abbiamo visto, il mondo del digital advertising è fortemente influenzato dall’evoluzione degli strumenti e delle procedure tecnologiche a nostra disposizione.
In futuro, ad esempio, la crescita dell’intelligenza artificiale sarà in grado di elaborare campagne di marketing estremamente precise ed elaborate in virtù della sua grande capacità di analisi predittiva. Idem dicasi della nuova frontiera rappresentata dall’adressable tv, ovvero dalla condivisione di spot pubblicitari personalizzati via tv per i singoli nuclei familiari. Allo stesso modo, le nuove tecnologie di realtà virtuale e del Metaverso saranno in grado di incidere fortemente – e al di là delle mode – sul modo di fare acquisti da parte dei consumatori (basti pensare a quanto sta recentemente accadendo con il rilascio del nuovo visore Apple).
Per quanto riguarda le tendenze relative alle strategie aziendali, nel 2023 abbiamo osservato che le imprese sono sempre più propense a dare priorità alle strategie impostate sui dati proprietari. La disattivazione dei cookies di terze parti nel corso di quest’anno, infatti, renderà sempre più necessario l’individuazione di strategie proprietarie senza poter più contare sul supporto esterno. In un tale contesto, i dati proprietari acquisiranno maggiore valore, sviluppando nuove e potenziali collaborazioni, con la conseguenza di dare un forte impulso alla realizzazione di prodotti di marketing sempre più raffinati.
Il 2024, secondo le previsioni, sarà un anno altalenante per quanto riguarda i risultati economici delle aziende. Ciò però, soprattutto nella seconda metà dell’anno, non dovrebbe incidere negativamente sugli investimenti delle aziende in digital advertising che, anzi, si rivelerà uno strumento di grande utilità proprio per superare gli eventuali momenti critici.
Il matrimonio tra tecnologie innovative e campagne pubblicitarie in futuro dovrà essere costantemente aggiornato; per questo il ruolo che l’ARM ricoprirà nei prossimi mesi sarà di vitale importanza al fine di stabilire i nuovi rapporti di crescita per le imprese nel proporre prodotti e servizi nella maniera più efficace ed incisiva possibile.