“Chiaramente c’e’ un tema di transizione occupazionale, ci possono essere alcune industrie del nostro Paese, alcuni settori, come telemarketing, customer service, media, cinema e design, dove sicuramente ci puo’ essere un impatto da parte dell’intelligenza generativa. I lavori che hanno maggiore contenuto, o di automazione o di creativita’, possono subire un impatto nel breve periodo”. Cosi’ Igor Bailo, intervenendo in rappresentanza di Engineering ingegneria informatica, in commissione Lavoro alla Camera nel corso delle audizioni convocate per l’indagine conoscitiva sull’impatto dell’intelligenza artificiale generativa sul mercato del lavoro.
“Secondo noi – ha aggiunto – serve riflettere su strumenti di sicurezza sociali, sugli ammortizzatori, ma soprattutto su programmi di riqualificazione adottati in tempi tempestivi, per poter gestire anche questi fenomeni che non sono nuovi o tipici solamente dell’intelligenza generativa, ma di qualunque altra tecnologia che, guardando indietro nel tempo, ha sempre portato a questi fenomeni. Il tema e’ cercare di farlo in anticipo”.