Mia–FinTech e faire.ai rappresentano due esempi di eccellenza ed innovazione italiani nel mondo fintech. Recentemente, hanno stretto un accordo di collaborazione finalizzato a supportare banche, istituzioni e società finanziarie nell’ottimizzazione dei processi di erogazione di prestiti alla clientela.
Per Arena Digitale intervistiamo quindi i protagonisti di questo accordo, da un lato Bruno Natoli CEO & Co-founder di Mia-FinTech, startup dedicata al settore finanziario e nata dall’esperienza di Mia-Platform, e dall’altro Gilberto Taccari, Co-founder e Head of Technology di faire.ai.
La prima è una domanda rivolta ad entrambi. Vi chiederei quali sono le vostre rispettive aspettative nei confronti dell’accordo, come e quanto credete che possa incidere sull’ecosistema finanziario italiano?
Bruno Natoli: L’obiettivo della collaborazione con faire.ai è supportare banche, istituzioni e società finanziarie a ottimizzare i processi di erogazione di prestiti alla clientela usando gli algoritmi e l’intelligenza artificiale. La collaborazione fra player nel settore finanziario è fondamentale per l’innovazione abilitata dall’Open Banking. In questo contesto stringere delle Partnership con i migliori vendor tecnologici sul mercato è un vantaggio per offrire delle soluzioni all’avanguardia a banche, istituti finanziari e di credito, player fintech. La partnership con faire.ai permette ai clienti di Mia-Platform e Mia-FinTech di accedere a innovativi servizi di Instant Lending.
Gilberto Taccari: “La partnership ci rende felici perché aggrega due realtà fortemente innovative che, con expertise diverse, coltivano la visione di essere un punto di riferimento per l’innovazione di un settore così cruciale. Grazie a questo accordo, l’infrastruttura tecnologica di Mia-Platform permetterà di distribuire i nostri servizi e insieme portare valore aggiunto ai player di settore.
L’obiettivo è facilitare i clienti nell’utilizzo di servizi da integrare nei propri processi e abilitarli: da una parte, a soddisfare le esigenze della propria clientela finale; dall’altra, all’innovazione del proprio ecosistema di prodotti e servizi. Collaborazioni come questa sono essenziali per contribuire in maniera concreta al cambiamento e alla modernizzazione del mondo finanziario, che sempre più sta abbracciando questa sfida.”
Come sta cambiando il mondo banking e finance con l’aumento di player fintech in questo settore?
Bruno Natoli: “Il mondo del banking e del finance sta vivendo un periodo di grande cambiamento ed evoluzione nel quale le tecnologie cloud native consentono di accelerare e creare nuovi modelli di business. Questo consente alle banche tradizionali di evolvere creando prodotti digitali in tempi rapidi e con una user experience sempre più in linea con le esigenze del consumatore. I player tradizionali e innovativi stanno scoprendo che la collaborazione e la creazione di ecosistemi tecnologici sono di grande valore per la costruzione di un’offerta innovativa e sempre più orientata al cliente”.
A che punto è il mercato dell’instant lending italiano e in cosa consistono i servizi che fanno parte dell’accordo?
Gilberto Taccari: “L’instant lending è la nuova frontiera del mondo dei prestiti. Sarà sulla capacità di sviluppare servizi che ne allarghino sempre più l’accesso e l’utilizzo che si misurerà concretamente il grado di innovazione del settore. Noi, come faire, stiamo cercando fin dalla nostra nascita di dare una spinta decisiva attraverso un cambio di paradigma e un approccio fortemente data driven.
Grazie a questa partnership, i clienti dell’ecosistema di Mia-Platform potranno costruire la propria esperienza di smart lending applicando le componenti del nostro core product. In particolare, avranno la possibilità di sfruttare il nostro motore di Intelligenza Artificiale per l’analisi dei dati Open Banking e arricchire così di dati profilati i propri modelli di rischio e valutazione della clientela.”
“La collaborazione fra player fintech è alla base dell’innovazione abilitata dall’Open Banking” è un estratto – che ritengo molto significativo – della dichiarazione di Bruno Natoli inserita nel comunicato stampa di presentazione dell’accordo. Chiederei quindi al dott. Natoli di illustrarci meglio questa affermazione.
Bruno Natoli: “Sottoscrivo quanto detto, la collaborazione fra player fintech è alla base dell’innovazione per rispondere alle nuove sfide poste dal mercato e dai suoi consumatori. Grazie alla collaborazione è possibile creare una filiera di offerta di qualità, innovativa, in tempi rapidi e che consenta di semplificare la costruzione di piattaforme digitali attraverso tecnologie quali API, microservizi e Fast Data. In questo contesto si inserisce il concetto di Service Catalog: Mia-Platform e Mia-FinTech hanno sviluppato e arricchito un Marketplace di componenti pronti all’uso, componibili e riutilizzabili, specifici per il settore finanziario. Tali componenti possono essere proprie oppure di player terzi, proprio come nel caso della collaborazione con con faire.ai. Il vantaggio è la possibilità di costruire nuovi servizi e applicazioni digitali con costi e tempi di delivery minori”.
Quale è il ruolo innovatore delle start-up fintech in questo ecosistema e che ruolo svolge l’intelligenza artificiale?
Gilberto Taccari: “La grande ondata di innovazione prodotta dalle fintech è partita soprattutto da un concetto: porre il focus sulle nuove e mutevoli esigenze del cliente finale.
Un approccio che ha rappresentato la vera chiave del successo per i player di altri settori e che ora si applica al nostro contesto.
Insieme a una rafforzata attenzione al cliente e ai suoi bisogni, i punti chiave per lo sviluppo delle fintech sono state l’adozione della tecnologia e l’utilizzo dei dati. Questo ha segnato un momento spartiacque nel mondo finanziario perché ha fatto sì che nei player storici cominciasse a sedimentarsi un nuovo approccio al business, con un animo più fortemente tech e con una prospettiva di semplificazione per l’utente finale. L’intelligenza artificiale è diventata poi un elemento chiave nelle moderne applicazioni che usano i dati e da quei dati, in genere numerosi, estraggono valore. Siamo nati come realtà che proprio grazie all’uso dell’intelligenza artificiale crea valore per i nostri clienti e, quindi, essa gioca un ruolo fondamentale. Grazie all’intelligenza artificiale possiamo fare analisi su grandi moli di dati e fornire insights che arricchiscono la conoscenza del comportamento finanziario dei clienti. Il valore aggiunto che essa fornisce è una visione più dettagliata dei clienti, approfondita e basata su dati alternativi finora non considerati nell’analisi del merito creditizio.”