Unicredit e il governo italiano sono in disaccordo sull’uso del cosiddetto “golden power”, uno strumento che permette allo Stato di intervenire su operazioni strategiche di grandi aziende per motivi di sicurezza o interesse nazionale. In questo caso, riguarda l’offerta di Unicredit per acquisire Banco BPM.
Recentemente, in un’udienza al Tribunale amministrativo del Lazio, Unicredit ha deciso di ritirare la richiesta di sospendere temporaneamente le restrizioni imposte dal governo, per favorire un dialogo costruttivo con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, che controlla l’applicazione del golden power. Però, Unicredit continua a contestare l’intervento del governo e chiede che il tribunale decida rapidamente sulla questione, con un’udienza fissata per il 9 luglio.
Intanto, il 10 giugno si svolgerà una nuova udienza per Banco BPM, che intende bloccare la decisione della Consob, l’ente che regola i mercati finanziari, di congelare per trenta giorni l’offerta di Unicredit. Questo blocco è stato deciso per valutare meglio la situazione, come riporta ilgiornale.it.
Inoltre, l’Antitrust europeo sta esaminando l’operazione e dovrebbe esprimersi il 19 giugno. Il parere dell’Autorità avrà un peso importante e potrà influenzare in modo decisivo l’intera acquisizione.
Infine, il 20 giugno si terrà a Milano l’incontro annuale della Consob con il mondo finanziario, dove il presidente Savona terrà un discorso molto atteso che chiuderà anche i festeggiamenti per i cinquant’anni dell’autorità.