Nel 2024, a Londra, si è registrato un forte aumento dei furti di telefoni cellulari, con circa 80mila dispositivi sottratti, il 25% in più rispetto ai 64mila dell’anno precedente. Il valore complessivo di questi telefoni, per la maggior parte iPhone, è stato stimato attorno ai 20 milioni di sterline. Secondo la Polizia Metropolitana, questi furti non sono episodi isolati, ma fanno parte di un sistema ben strutturato e gestito da organizzazioni criminali internazionali con ramificazioni in Gran Bretagna, Algeria e Cina. I telefoni rubati vengono spesso sottratti in modo rapido da giovani su biciclette elettriche, poi avvolti in materiali che impediscono il tracciamento, come fogli d’alluminio o sacchetti di Faraday, passati a intermediari locali e infine esportati verso l’estero, soprattutto verso Paesi in cui il costo degli smartphone è particolarmente elevato.
Di fronte a un fenomeno così vasto, la questione è arrivata al Parlamento britannico, dove alcuni deputati hanno rivolto pesanti critiche ad Apple e Google, accusandole di non fare abbastanza per contrastare l’uso illecito dei dispositivi rubati e, anzi, di trarre indirettamente beneficio dalla loro continua circolazione. Durante un’audizione della commissione parlamentare per la scienza e la tecnologia, la Polizia Metropolitana ha chiesto che le due aziende rendano inutilizzabili i telefoni rubati, bloccandone l’accesso ai servizi cloud come iCloud e Google Drive. In questo modo, i dispositivi perderebbero valore sul mercato nero e il furto diventerebbe meno appetibile per i criminali. Tuttavia, nonostante le richieste avanzate già nel 2023, né Apple né Google hanno accettato di implementare questa misura, così come si legge su The Guardian.
I rappresentanti delle aziende si sono difesi, sostenendo che esistono già efficaci sistemi di sicurezza e che il blocco totale dei dispositivi potrebbe creare nuovi rischi. Simon Wingrove, responsabile dell’ingegneria del software per Google, ha dichiarato che i loro sistemi sono già molto sicuri e funzionano bene. Gary Davis, dirigente legale di Apple, ha espresso preoccupazione per un possibile uso fraudolento della disconnessione remota, che potrebbe essere sfruttata da malintenzionati per compiere ricatti o estorsioni. Secondo Apple, l’azienda non trae alcun vantaggio dal fenomeno dei furti, anzi, ha investito centinaia di milioni di dollari per garantire la sicurezza degli utenti e la protezione dei loro dati.
Nonostante queste spiegazioni, alcuni parlamentari si sono mostrati estremamente critici. Martin Wrigley, del Partito Liberal Democratico, ha accusato Apple e Google di continuare a fare profitti sulla pelle dei consumatori, sottolineando che questi telefoni rubati restano in circolazione e quindi continuano a generare guadagni, anche indiretti. L’ex ministro conservatore Kit Malthouse ha dichiarato di avere l’impressione che Apple stia semplicemente aspettando che bloccare i dispositivi diventi un’opportunità commercialmente conveniente. Ha anche ipotizzato che, se i furti venissero davvero fermati, Apple potrebbe perdere milioni in vendite, sia di nuovi dispositivi che di servizi associati ai telefoni rubati.
Nel frattempo, la Polizia Metropolitana ha riferito di una diminuzione del 15% nei furti tra aprile e maggio, anche se il comandante James Conway ha precisato che si tratta di una riduzione probabilmente temporanea, legata sia al rafforzamento delle misure di controllo sia a una maggiore attenzione da parte degli utenti. Per contrastare più efficacemente i ladri che utilizzano biciclette elettriche ad alta velocità, Scotland Yard ha anche investito in una propria flotta di e-bike performanti. Secondo la polizia, i furti di telefoni a Londra sono reati semplici da commettere e molto redditizi. In alcuni casi, adolescenti su bici elettriche percorrono strade come la A10 rubando decine di telefoni in poche ore, che poi vengono rapidamente smistati e fatti uscire dal Regno Unito.
La maggior parte dei dispositivi rubati viene rivenduta a un prezzo compreso tra le 300 e le 400 sterline, mentre una piccola parte viene smontata per ricavarne componenti, come gli schermi. Si stima che oltre il 90% dei telefoni rubati venga riutilizzato, soprattutto nei mercati esteri dove gli smartphone hanno un costo molto elevato. L’udienza parlamentare si è aperta con un episodio emblematico: Kit Malthouse ha raccontato di aver assistito quella stessa mattina, mentre si recava a Westminster, a un tentativo di furto da parte di due giovani uomini mascherati in bicicletta, a conferma della frequenza e della gravità di questo fenomeno.