Nel primo semestre del 2025, la Commissione europea ha avviato procedimenti formali contro quattro tra le principali piattaforme pornografiche online, Pornhub, Stripchat, XNXX e XVideos, per sospette violazioni del Digital Services Act (DSA), la normativa europea che impone obblighi stringenti ai servizi digitali, in particolare per quanto riguarda la protezione dei minori. Secondo Bruxelles, questi siti non avrebbero implementato misure efficaci e proporzionate per impedire l’accesso ai contenuti da parte dei minori, mancando strumenti adeguati di verifica dell’età e sistemi di sicurezza specifici per proteggere i giovani utenti.
Il DSA, entrato in piena applicazione nel 2024, prevede che le piattaforme online, in particolare quelle di grandi dimensioni, garantiscano un ambiente sicuro e trasparente, tutelando in particolare i soggetti più vulnerabili, come bambini e adolescenti. La vicepresidente della Commissione, Henna Virkkunen, ha dichiarato che lo spazio online dovrebbe essere un luogo dove i minori possano apprendere e interagire in sicurezza, ribadendo che la protezione dei minori rappresenta una delle principali priorità per l’Unione europea.
Qualora le violazioni venissero confermate, le piattaforme coinvolte potrebbero incorrere in sanzioni molto severe. Intanto, l’esecutivo europeo ha annunciato che tra quattro mesi verrà revocato lo status di “Very Large Online Platform” a Stripchat, su richiesta della stessa azienda, in seguito al calo costante degli utenti attivi mensili sotto la soglia prevista dal regolamento. Nonostante la perdita di questo status speciale, la piattaforma resterà comunque soggetta agli obblighi generali in materia di tutela dei minori, sotto la supervisione dell’autorità nazionale competente di Cipro.
Parallelamente all’azione della Commissione, anche gli Stati membri dell’Unione, attraverso i coordinatori nazionali per i servizi digitali riuniti nel Board europeo, hanno lanciato un’azione coordinata contro le piattaforme pornografiche più piccole. L’obiettivo è assicurare che la protezione dei minori sia uniforme in tutta l’Ue e che anche i siti meno noti rispettino le norme previste dal DSA, così come si legge su tgcom24.mediaset.it.
In questo contesto, la Commissione ha avviato recentemente una consultazione pubblica su una bozza di linee guida dedicate alla protezione dei minori online. Il documento propone una serie di misure, tra cui l’adozione di sistemi di stima e verifica dell’età, per aiutare le piattaforme digitali a garantire un elevato livello di sicurezza e privacy per gli utenti minorenni. Tra le iniziative più concrete già in corso, la Commissione, in collaborazione con gli Stati membri, sta sviluppando una nuova applicazione white label per la verifica dell’età. Questa app, prevista per l’estate del 2025, fungerà da strumento temporaneo in attesa dell’entrata in vigore del Portafoglio Digitale dell’UE, prevista entro la fine del 2026. L’obiettivo è colmare il vuoto normativo e tecnologico attuale, fornendo alle piattaforme uno strumento sicuro e standardizzato per controllare l’età degli utenti senza violarne la privacy.