L’evento promosso da Altea Federation, Alterna e Altea UP, con la collaborazione di Microsoft e SAP presso Spazio Gessi di Milano, ha avuto come obiettivo quello di fare chiarezza sull’evoluzione della GenAI, superando il rumore di fondo e focalizzandosi su ciò che si sta realmente facendo, su quanto già disponibile e su come le aziende possano trarre valore concreto. Non solo tecnologia, dunque, ma trasformazione strategica, organizzativa e culturale, in cui l’intelligenza artificiale generativa non è solo una novità dirompente, ma una leva sistemica di cambiamento, paragonabile a ciò che sono stati Internet e il cloud nei decenni passati.
SAP e Microsoft si sono confrontati per dimostrare come sistemi potenziati da strumenti di intelligenza artificiale possono trasformare le modalità di lavoro sui processi e aiutare a svolgere task sempre più complessi, liberando energie per compiti a valore.
Competenze, cultura aziendale e governance: il futuro tecnologico secondo SAP e Microsoft
“La nostra azienda sta affrontando il tema della GenAI attraverso una strategia articolata su quattro pilastri” – afferma Marilena Lorubbio, Microsoft Channel Sales Lead – “il modo in cui lavorano (e lavoreranno) i dipendenti, il coinvolgimento dei clienti, i modelli di business e la curva dell’innovazione. La nostra vision è democratizzare l’AI, grazie al cloud e a un modello di consumo flessibile che rendano questa tecnologia accessibile ad aziende di ogni dimensione e settore, senza la necessità di investimenti iniziali ingenti”.
Secondo i dati IDC (International Data Corporation) nel 2024 le aziende che hanno integrato l’intelligenza artificiale generativa rappresentano il 75%, contro il 55% registrato nel 2023, con investimenti nel settore passati da 19 a 44 miliardi di dollari e un ROI di 3,7 dollari per ogni dollaro investito.
Anche in Italia, secondo la recente ricerca di Ambrosetti AI 4 Italy, l’AI generativa è una tecnologia dalla portata rivoluzionaria che, nel nostro Paese, può generare, a parità di ore lavorate, fino a 312 miliardi di euro di valore aggiunto annuo, pari al 18% del PIL italiano. A parità invece di valore aggiunto generato, l’uso di strumenti di AI generativa libererà un totale di 5,4 miliardi di ore che corrispondono, per fare esempi concreti, alla totalità delle ore lavorate in un anno da 3,2 milioni di persone.
Tuttavia, ad oggi, il 59% delle aziende dichiara di non avere ancora il know-how per adottare l’intelligenza artificiale, dato che dimostra come la sfida non sia solo tecnologica: è necessaria una nuova leadership, capace di guidare team ibridi composti da persone e agenti AI, per cui servono nuove competenze e un paradigma di governance rinnovato. A questo scopo Microsoft ha creato l’AI Lab, che ha già coinvolto 400 clienti, 600 progetti e 35 partner, proprio per cambiare la percezione dell’AI nel tessuto imprenditoriale italiano.
La GenAI, se integrata nei processi di business, rappresenta un catalizzatore culturale e tecnico, come ricorda Stefano Arlati, SAP Cloud ERP & SCM Senior Solution Advisor, che nello specifico afferma come l’approccio dell’azienda si basi su tre driver fondamentali, rispettivamente, rilevanza per il business, affidabilità e responsabilità, soprattutto in ottica di data security e conformità con l’AI Act europeo: “La nostra visione si concretizza nella collaborazione strategica tra SAP e Microsoft, dove strumenti come SAP Joule e Microsoft 365 Copilot si integrano per creare flussi di lavoro sinergici. L’interoperabilità non è solo tecnica, ma culturale: i due ecosistemi parlano linguaggi diversi, ma complementari e lavorano per offrire alle aziende strumenti coesi e potenti. L’obiettivo comune è fornire un’esperienza utente trasparente, dove gli agenti AI collaborano come se fossero colleghi” – spiega Arlati.
Business Use Case: l’integrazione sinergica di SAP Joule e Microsoft Copilot
Durante l’evento, sono stati condivisi casi reali di Altea UP e Alterna, che hanno già implementato soluzioni basate su AI generativa. In particolare, Alessandro Martignoni, Innovation Strategic Service Manager Altea UP, ha portato un esempio di applicazione della sinergia tra le due piattaforme in ambito vendite, mostrando come oggi, grazie all’interrogazione di dati strutturati e non – tramite l’AI – un Sales Manager possa generare un ordine di vendita, superando le soluzioni tradizionali.
È così che il ruolo del System Integrator si evolve, diventando co-creatore insieme ai clienti per sviluppare nuove idee, con l’obiettivo di sfruttare le migliori prestazioni di una tecnologia o di un’altra, a seconda delle criticità specifiche da risolvere. Anche la forza vendita non rimane immune alle nuove possibilità offerte dalla GenAI. Come spiegato da Massimo Barocci, CTO di Alterna, grazie a Copilot oggi è possibile raccogliere tutti i dati disgregati interni di un’azienda (PDF, flussi mail, fogli Excel, documenti Word, ecc…) per ottenere insight decisivi e, quindi, ricevere una risposta aggregata e affidabile.
Infine, Stefano Solano, Cloud Solutions Manager di Altea UP, attraverso una simulazione di uno scenario logistico di approvvigionamento intercontinentale, ha mostrato come di fronte ad avversità imprevedibili, la GenAI possa aiutare a delineare le opzioni risolutive migliori per risolvere le problematiche di un determinato ordine. Questo è un ulteriore esempio pragmatico di come non esista un’unica intelligenza artificiale da impiegare, ma una collaborazione tra agenti diversi (generativi, prescrittivi, embedded) per supportare ogni fase operativa.
Alla luce delle testimonianze presentate, Giuseppe Mascoli, CEO di Alterna, e Roberto Gemma, CEO di Altea UP, hanno evidenziato come l’adozione dell’intelligenza artificiale generativa non si limiti all’automazione, ma implichi una ridefinizione profonda del modo di lavorare, decidere e interagire con i sistemi informativi. Integrare la tecnologia in modo sinergico nei processi e nella cultura organizzativa rappresenta la vera innovazione, soprattutto in un contesto in cui le aziende devono affrontare una crescente complessità. Anche se il percorso sembra già tracciato, la GenAI potrà realmente supportare il tessuto imprenditoriale italiano solo attraverso visione, collaborazione e un investimento strategico su competenze e governance. In questo quadro si inserisce perfettamente l’alleanza tra Microsoft e SAP, poiché in grado di offrire un modello virtuoso di interoperabilità e valore condiviso, guidando le imprese verso un futuro in cui persone e AI collaborano per generare efficienza, agilità e crescita sostenibile.