Con l’attesa quotazione in Borsa di Shein attualmente in fase di stallo, gli investitori nel Regno Unito si trovano alla ricerca di un nuovo segnale positivo. Secondo quanto riportato da Bloomberg l’11 maggio, l’IPO del colosso del fast fashion Shein potrebbe portare a una valutazione fino a 67 miliardi di dollari. Oltre a essere una delle IPO più attese dell’anno, avrebbe potuto rappresentare una svolta per rilanciare il mercato delle quotazioni a Londra. Tuttavia, la recente introduzione di dazi statunitensi sui beni provenienti dalla Cina ha costretto Shein a fermarsi per riconsiderare l’impatto che questi cambiamenti normativi potrebbero avere sul proprio modello di business.
Questo rinvio avviene in un momento delicato per la Borsa di Londra, dove le operazioni di IPO sono in forte calo. Bloomberg segnala che la raccolta di capitali tramite nuove quotazioni ha toccato nel 2023 uno dei livelli più bassi dalla crisi finanziaria del 2008-2009, scendendo sotto la soglia del miliardo di dollari per la seconda volta in oltre un decennio, come si legge su pymnts.com.
All’inizio del 2024, gli operatori del mercato speravano in un’inversione di tendenza, ma l’instabilità macroeconomica e le incertezze legate alle tensioni commerciali hanno riportato prudenza, soprattutto nei settori più colpiti dai dazi, come ha dichiarato Mike Jacobs, esperto di mercati dei capitali dello studio legale Herbert Smith Freehills.
La difficoltà non si limita alle IPO. Anche l’attività di fusioni e acquisizioni (M&A) è in forte contrazione. Secondo dati Reuters, il numero di operazioni ha toccato in aprile il minimo degli ultimi vent’anni, con appena 2.330 accordi conclusi – un livello così basso non si vedeva dal febbraio 2005.