Il Fondo Monetario Internazionale (Fmi) ha rivisto al ribasso le previsioni di crescita economica per molti Paesi, inclusa l’Italia, secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa Ansa. Il motivo principale di questo taglio è l’incertezza legata ai dazi commerciali e alla situazione globale, che continua a influenzare negativamente l’economia. Ma cosa cambia per l’Italia? Prima di tutto, la crescita del PIL per il 2025 è stata rivista al +0,4%, con una riduzione di 0,3 punti percentuali rispetto a quanto previsto a gennaio. Inoltre, per il 2026, la crescita prevista scende a +0,8%, cioè 0,1 punti in meno rispetto alle stime precedenti.
E per quanto riguarda gli altri Paesi europei? Vediamolo nel dettaglio:
- Germania: crescita ferma (0%) nel 2025, poi un leggero aumento dello 0,9% nel 2026
- Francia: si prevede una crescita dello 0,6% nel 2025 e dell’1,0% nel 2026
- Regno Unito: stime più ottimiste, con +1,1% nel 2025 e +1,4% nel 2026
- Spagna: fa eccezione, con una revisione al rialzo: il Pil dovrebbe salire del 2,5% nel 2025, ovvero 0,2 punti in più rispetto alle previsioni precedenti