Safello, l’exchange di criptovalute svedese, ha stretto una partnership con Zumo per adempiere agli obblighi di informativa sulla sostenibilità delineati da MiCAR. Safello è un fornitore di exchange di criptovalute che serve oltre 400.000 utenti e promuove l’indipendenza finanziaria rendendo le criptovalute accessibili. Fornisce una piattaforma sicura per acquistare, vendere, archiviare e effettuare transazioni di criptovalute ad alta velocità. Registrato come istituto finanziario presso Finansinspektionen dal 2013, Safello è quotato sul Nasdaq First North Growth Market dal 2021.
Grazie a questa partnership, Safello sfrutterà l’esperienza di Zumo nei calcoli delle emissioni di carbonio e nell’impatto delle criptovalute sulla sostenibilità per fornire informative sulla sostenibilità accurate e trasparenti.
Zumo è una piattaforma crypto-as-a-service che consente a banche, fintech e aziende di lanciare soluzioni sostenibili per asset digitali. Mira a promuovere l’adozione diffusa di asset digitali tramite strumenti finanziari intuitivi tramite API. Questo sforzo collaborativo è in linea con il Regolamento sui mercati delle criptovalute (MiCAR) dell’Unione europea (Ue), che, ai sensi dell’articolo 66, richiede ai fornitori di servizi di criptovalute (CASP) che operano all’interno dell’Ue di presentare informative sulla sostenibilità sui propri siti Web in merito all’impatto ambientale degli asset digitali che supportano.
Nell’implementazione di MiCAR, la Swedish Financial Supervisory Authority (FSA) ha stabilito un periodo di transizione di nove mesi durante il quale onorerà le registrazioni CASP concesse prima dell’applicazione di MiCAR. Di conseguenza, i CASP svedesi sono tenuti a ottenere la loro licenza MiCA entro il 30 settembre 2025. I funzionari di Safello hanno affermato che la conformità è importante per le sue operazioni. La partnership con Zumo è uno dei passaggi che l’azienda sta adottando per soddisfare i requisiti di informativa sulla sostenibilità di MiCAR e per fornire informazioni accurate ai clienti.
