Il ceo della neobanca greca Viva.com ha presentato un’ingiunzione contro JPMorgan, nel tentativo di impedire al colosso bancario di intraprendere ulteriori azioni legali o tentativi di acquisizione. Nel 2022, JPM ha acquisito una quota del 48,5% in Viva Wallet, una delle più grandi società fintech della Grecia. WRL, una società di proprietà del fondatore e ceo di Viva Haris Karonis, deteneva la quota rimanente.
All’epoca, l’acquisizione è stata celebrata come un trionfo per il nascente ecosistema tecnologico greco, valutando Viva Wallet a più di due miliardi di dollari. Ma nel giro di un paio d’anni, la partnership si è sgretolata, con entrambe le parti che hanno intentato cause legali l’una contro l’altra nel 2024. In un’altra causa intentata a gennaio di quest’anno, JP Morgan ha chiesto 916 milioni di dollari di danni per le perdite subite sul suo investimento del 2022.
L’ultima ingiunzione, presentata dagli avvocati di Karonis nel Regno Unito, accusa JPM di molestare la dirigenza della WRL e descrive la sua richiesta di danni come “oggettivamente vessatoria, oppressiva e incosciente”. “È deplorevole che da quando è diventata azionista di minoranza di Viva, JPMorgan si sia comportata come una volpe in un pollaio anziché cercare di dare priorità alla crescita e al successo di Viva“, ha detto Karonis a Sifted. La battaglia legale tra JPMorgan e Viva continua a intensificarsi.
Al centro della controversia c’è una clausola che stabilisce che WRL perderebbe il diritto di rifiutare un’acquisizione da parte di JPM se la valutazione di Viva fosse inferiore a cinque miliardi di dollari entro il 30 luglio 2025. Entrambe le parti si sono fatte causa a vicenda proprio lo scorso anno: Karonis ha accusato JPM di aver soffocato la crescita di Viva negli Stati Uniti per abbassarne la valutazione, mentre JPM ha affermato che WRL ha preso decisioni senza l’approvazione degli azionisti.
Una sentenza del tribunale di giugno 2024 ha temporaneamente allentato le tensioni, affermando che la valutazione di Viva dovrebbe riflettere i suoi piani di espansione negli Stati Uniti. Tuttavia, a gennaio 2025, JPM ha intentato altre due cause legali, seguite da una da Karonis. Nel frattempo, JPM è anche coinvolta in una causa separata per la sua acquisizione del 2021 della startup di prestiti agli studenti Frank, affrontando accuse di numeri di utenti gonfiati e account falsi