Il Regolamento (Ue) 2024/886 (Instant Payment Regulation – IPR) sui bonifici istantanei in euro, entrato in vigore l’8 aprile 2024, ha previsto che banche e altri fornitori di servizi di pagamento siano obbligate ad offrire il servizio di bonifico istantaneo, all’interno dell’Unione europea, fissandone le modalità di esecuzione.
Tra le varie norme introdotte, una delle più importanti è il sistema di verifica del beneficiario dei bonifici, denominato “Verification of Payee” (VoP) che obbliga i Prestatori di Servizi di Pagamento (PSP) a porre in essere strumenti efficaci di controllo per verificare la corrispondenza tra le coordinate del conto destinatario di un bonifico e il nome del beneficiario dichiarato dal pagatore.
Previsione, peraltro, utile sia per i bonifici istantanei sia per quelli ordinati. Un sistema che unisce la velocità propria dei bonifici istantanei con la sicurezza rispetto a eventuali errori o frodi.
Per rendere possibile tali verifiche, da applicare dal 9 ottobre 2025 (per i Paesi no Euro dal 9 luglio 2027) l’European Payment Council – EPC ha già pubblicato il 10 ottobre 2024, un primo prototipo dello schema di verifica del beneficiario dei bonifici (VoP).
L’EPC è l’organismo a cui partecipano i principali operatori del settore dei pagamenti in area SEPA (banche, istituti di pagamento e di moneta elettronica), che ha il compito di predisporre regole, standard e schemi comuni per favorire l’interoperabilità e la coerenza del mercato europeo dei pagamenti, ad esempio prevedendo sistemi di gestione e archiviazione dei dati affidabili e aggiornati.
La versione presentata prevede che il “PSP richiedente”, ovvero quello dell’ordinante/pagatore prima di completare il trasferimento dei fondi, invii una richiesta al PSP rispondente, ovvero il PSP del beneficiario per verificare la rispondenza dell’IBAN numero di c/bancario internazionale (IBAN) del beneficiario sia effettivamente associato al nome indicato dal pagatore o ad altri dati identificativi.
Entro cinque secondI il PSP rispondente dovrà rispondere indicando quattro possibilità:
- match (corrispondenza completa) che indica la perfetta coincidenza dei dati fornit dal pagatore
- no match (nessuna corrispondenza), in caso di possibilità di errore o di tentativo di frode
- close match with the name of the payment counterparty (corrispondenza parziale), in presenza di differenza minime tra i dati forniti dal pagatore e quelli risultanti dagli archivi del PSP rispondente, per cui è necessaria una maggiore attenzione dell’ordinante prima di confermare il bonifico in corso
- verification check not possible, (impossibilità di verificare i dati), una situazione derivante da determinate motivazioni, ad esempio privacy o ragioni tecniche per cui il PSP del beneficiario non può confermare la corrispondenza dei dati ricevuti con i propri. In questo caso il PSP del pagatore deve comunicare la risposta al proprio cliente che potrà confermare o interrompere l’operazione. Il PSP di quest’ultimo deve accertarsi che siano state bene comprese le informazioni fornite
In considerazione della velocità con cui devono essere eseguiti i bonifici istantanei e dei rischi che questo comporta, l’IPR e le modalità di controllo relativi alle singole operazioni, consentono una forte responsabilizzazione sia del PSP che del cliente ordinante; per tale motivo un sistema di verifica come VoP potrà trovare nuove e maggiori applicazioni con l’introduzione delle altre normative europee a partire dalla PSD3.