Mentre il mondo si interroga sulle effettive capacità di calcolo di Deep Seek, l’IA del momento, sul suo impatto nei confronti dei modelli delle Big Tech occidentali e della sua affidabilità, un altro gigante cinese, Alibaba, rilascia un suo modello di intelligenza artificiale considerato superiore: Qwen 2.5.
“Qwen 2.5-Max supera… quasi su tutta la linea GPT-4o, DeepSeek-V3 e Llama-3.1-405B”, ha dichiarato l’unità cloud di Alibaba in un annuncio pubblicato sul suo account ufficiale WeChat, riferendosi ai modelli di AI open-source più avanzati di OpenAI e Meta.
Il rilascio del 10 gennaio dell’assistente AI di DeepSeek, basato sul modello DeepSeek-V3, e quello del 20 gennaio del modello R1, hanno sconvolto la Silicon Valley e fatto crollare le azioni del settore tecnologico. I costi di sviluppo e di utilizzo, apparentemente bassi, della startup cinese hanno spinto gli investitori a mettere in discussione gli enormi piani di spesa delle principali aziende di AI negli Stati Uniti.
In questa fase poi è partita la corsa alla competizione sulle IA. Due giorni dopo l’uscita di DeepSeek-R1, ByteDance, proprietario di TikTok, ha rilasciato un aggiornamento del suo modello di AI di punta, affermando di aver superato l’o1 di OpenAI, sostenuto da Microsoft, in AIME, un test di benchmark che misura la capacità dei modelli di AI di comprendere e rispondere a istruzioni complesse. Questo fa eco alle affermazioni di DeepSeek, secondo cui il suo modello R1 ha rivaleggiato con l’o1 di OpenAI in diversi benchmark di prestazioni.
Il confronto su questo campo determinerà con ogni probabilità la capacità di dominare lo scenario tecnologico del futuro. Per il momento, al di là annunci e proclami, gli investimenti effettuati in passato sembrano ancora garantire un certo margine di vantaggio per le tech company occidentali. Tuttavia, come ben sappiamo, in questo ambito non è possibile adagiarsi sulle rendite di posizione.