Al World Future Energy Summit di Abu Dhabi, Italia, Albania ed Emirati Arabi Uniti hanno firmato un accordo storico che mira a trasformare il Mediterraneo in un hub strategico per l’energia rinnovabile. La premier italiana Giorgia Meloni, il primo ministro albanese Edi Rama e lo sceicco Mohammed bin Zayed hanno presentato un progetto dal valore di circa 1 miliardo di euro, volto alla produzione di energia pulita e al suo trasporto attraverso un cavo sottomarino.
L’Albania diventa il cuore pulsante del progetto, con la produzione di energia rinnovabile attraverso tecnologie all’avanguardia. Ecco i punti principali:
- Tipologie di energia: fotovoltaica, eolica ed ibrida
- Infrastrutture coinvolte: cavo sottomarino che collega Valona (Albania) alla Puglia (Italia)
- Tempistiche: la struttura dovrebbe essere operativa entro tre anni
- Capacità aggiuntiva: negli ultimi due anni, l’Albania ha aumentato la produzione di energia di 500 MW
Gli Emirati Arabi Uniti sono un partner chiave di questo accordo. Nonostante siano uno dei maggiori produttori di petrolio al mondo, si sono impegnati a raggiungere la neutralità carbonica entro il 2050. Il ministro emiratino Sultan Al Jaber, presidente di Masdar, ha sottolineato che questo progetto contribuirà a triplicare la capacità di energie rinnovabili nella regione mediterranea.
Grazie all’esperienza emiratina nel settore delle energie rinnovabili e alle risorse naturali albanesi, questa partnership rappresenta un modello innovativo di collaborazione internazionale.
L’Italia si consolida come crocevia strategico nel Mediterraneo grazie a una rete di infrastrutture esistenti e nuovi progetti innovativi
- Infrastrutture esistenti: Collegamenti con il Montenegro e altre regioni balcaniche rafforzano il ruolo dell’Italia nella distribuzione energetica europea.
- Cavo sottomarino Valona-Puglia: Il nuovo cavo sottomarino trasporterà energia pulita prodotta in Albania, migliorando la capacità di importazione italiana e integrandola nella rete regionale
- Ruolo strategico: L’Italia si posiziona come ponte energetico tra Europa e Africa, promuovendo efficienza energetica e cooperazione internazionale
Questi sviluppi rafforzano il ruolo del Paese nella transizione energetica e nella sostenibilità regionale. L’accordo ha suscitato opinioni contrastanti:
- Critiche: Angelo Bonelli (Europa Verde) ha accusato l’Italia di rallentare lo sviluppo interno delle future energie rinnovabili, aumentando la dipendenza energetica dall’estero
- Opportunità: Il progetto diversifica le fonti energetiche, riduce l’uso di combustibili fossili e rafforza la sicurezza energetica italiana, promuovendo la cooperazione internazionale
Questo dibattito riflette la complessità della transizione energetica e le sfide da affrontare per un futuro sostenibile, sottolineando l’importanza di progetti innovativi come questo nel promuovere una cooperazione internazionale sempre più orientata alla sostenibilità e al progresso.
Fonte: https://www.prontobolletta.it/news/italia-albania-emirati-energia-pulita/