Nei giorni scorsi, Donald Trump ha accusato l’Unione Europea di trattare gli Stati Uniti in un modo, a suo dire, ingiusto, suggerendo che i dazi saranno imposti ai produttori stranieri solo se non riusciranno a incrementare gli investimenti negli Stati Uniti.
Nel corso di un discorso, svoltosi da remoto, al World Economic Forum di Davos, il Presidente degli Stati Uniti ha criticato le “elevate” aliquote IVA e imposte sulle società dell’Ue e ha condannato l’incapacità dell’Unione di affrontare il suo significativo surplus commerciale di merci con gli Stati Uniti.
Secondo i dati raccolti, nel 2023 l’Ue ha registrato un surplus commerciale di merci pari a 156,6 miliardi di euro con gli Stati Uniti, ma un deficit di 104 miliardi di euro nei servizi.
La promessa della campagna di Trump di imporre un dazio “universale” del 10-20% su tutte le importazioni statunitensi ha allarmato gli esportatori europei, come si legge su euractiv.com. Tuttavia, ha suggerito che la minaccia fa parte di una strategia negoziale più ampia, volta a rafforzare l’industria statunitense.
Il Presidente Usa ha anche denunciato le decisioni di Bruxelles di imporre multe e di avviare indagini antitrust sulle aziende tecnologiche statunitensi, tra cui Apple, Google e Facebook.
Infine, Trump ha ribadito il suo appello ai membri della Nato affinché aumentino la spesa militare al 5% del PIL annuo, ben al di sopra dell’attuale obiettivo dell’alleanza del 2%.