Nei giorni scorsi, in un post di benvenuto al nuovo anno, la ceo di X Linda Yaccarino ha colto l’occasione per annunciare che il concetto portato avanti dall’ex Twitter “X Money” (precedentemente noto come “X Payments”) sarebbe stato uno dei vari lanci pianificati per i prossimi mesi.
X, infatti, starebbe ancora portando avanti il progetto, nonostante non abbia raggiunto la tempistica originale di Musk di un lancio nel 2024. Ma quale potrebbe essere il motivo di questo ritardo? Sembrerebbe che X non sia riuscita a ottenere una licenza per effettuare trasferimenti di denaro a New York, che lo stesso Musk ha identificato come uno stato chiave per il suo impulso iniziale ai pagamenti. Fino a questo momento, alla piattaforma sono state concesse licenze per l’invio di pagamenti in trentotto Stati Usa, ma X ha ritirato la sua richiesta di licenza a New York all’inizio dello scorso anno, dopo che è stata presentata una denuncia legale in opposizione alla sua spinta sui pagamenti, che metteva in dubbio “l’idoneità e il carattere” di X a detenere tale autorità, come si legge su socialmediatoday.com.
La preoccupazione principale è che X possa avere legami con il Regno dell’Arabia Saudita, a causa del fatto che il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman è un investitore nel progetto X di Musk. Ciò, dunque, avrebbe impedito a X di ottenere l’approvazione in tutti gli Stati degli Usa. Ma ora, secondo le nuove scoperte nel codice back-end dell’app, starebbe pianificando di andare avanti con “X Money” comunque, lanciandolo in alcuni stati degli Usa selezionati per cominciare.