Il Natale 2024 si prospetta più luminoso per i ristoranti italiani: sono 5,4 milioni le persone che sceglieranno di celebrare la festività più importante dell’anno in uno degli oltre novanta mila locali aperti per l’occasione (68,6% del totale, in crescita rispetto al 66,2% del 2023). Un incremento del 2% rispetto al 2023 che conferma la voglia degli italiani di tornare a vivere momenti conviviali fuori casa. Secondo un’indagine condotta da FIPE-Confcommercio, la spesa complessiva per il pranzo di Natale raggiungerà i 420 milioni di euro, in crescita del 5,8% rispetto all’anno scorso.
“Il Natale rappresenta un momento di riflessione e di ritrovata serenità per molte famiglie, un’occasione per stare insieme, condividere e sentirsi più vicini – afferma Lino Enrico Stoppani, presidente di FIPE-Confcommercio – In un periodo segnato da grandi incertezze, legate sia ai conflitti internazionali sia alle incognite economiche, il cibo e la ristorazione si confermano strumenti di convivialità e conforto. Tuttavia, non dobbiamo dimenticare che dietro a questi momenti di gioia ci sono centinaia di migliaia di professionisti della ristorazione che lavoreranno anche durante i giorni di festa per rendere possibile tutto questo. A loro va il nostro ringraziamento, perché rappresentano il cuore pulsante della tradizione italiana e del Natale stesso”.
Il menù del pranzo natalizio sarà pensato per soddisfare ogni esigenza: due terzi dei ristoranti proporranno formule “tutto compreso” (66,7%), con prezzi che si attestano mediamente sui 78 euro a persona (contro i 74 euro del 2023). La maggior parte dei ristoranti rientra nella fascia di prezzo tra cinquanta e ottanta euro, ma il 14,3% offrirà anche opzioni sotto i cinquanta euro. Per i più piccoli, il menu dedicato sarà disponibile in un ristorante su due, con un costo medio di trenta euro.
Il Natale rappresenta anche un momento importante per il turismo: il 20% della clientela sarà composta da visitatori, sia italiani che stranieri, a conferma del ruolo centrale della ristorazione nella promozione dell’offerta turistica italiana. Tra gli imprenditori del settore si respira un moderato ottimismo: il saldo tra chi prevede un Natale migliore e chi teme un calo è decisamente positivo (+30%).