La Financial Supervisory Authority svedese ha imposto a Klarna, il gigante globale del buy-now-pay-later (Bnpl), una sanzione pari a cinquecento milioni di corone svedesi (trentacinque milioni di sterline) per violazioni significative delle normative antiriciclaggio (Aml). Questa ammonizione sottolinea carenze critiche nei controlli del rischio dell’azienda, sollevando serie preoccupazioni sugli standard di conformità all’interno del settore fintech.
L’FI rimprovera Klarna riguardo la sua presunta incapacità di valutare adeguatamente come i suoi prodotti e servizi potrebbero essere sfruttati per riciclaggio di denaro o finanziamento del terrorismo. L’autorità di regolamentazione ha scoperto che la valutazione generale del rischio di Klarna non ha tenuto conto delle vulnerabilità insite nel suo modello aziendale. Inoltre, le lacune nelle procedure di due diligence del cliente, in particolare per il suo prodotto di fatturazione, hanno esposto l’azienda a potenziali abusi.
Nella sua difesa, Klarna ha sottolineato che la decisione del regolatore derivava da “interpretazione e applicazione delle norme”, piuttosto che da casi effettivi di riciclaggio di denaro.
Klarna ha anche sottolineato un problema che riguarda l’intero settore, osservando che altre grandi banche hanno dovuto affrontare rimproveri simili ai sensi delle normative antiriciclaggio. La società ha ribadito il suo impegno a migliorare i processi in collaborazione con le autorità e le parti interessate, affermando di prendere sul serio la propria responsabilità di combattere i reati finanziari.