La Banca centrale irachena (CBI) ha ordinato il congelamento delle transazioni finanziarie che coinvolgono gli agenti di TikTok, innescando un dibattito nazionale sull’influenza dell’app e sulla più ampia questione della regolamentazione dei social media.
All’inizio di questo mese, la CBI ha ordinato alle banche autorizzate e agli istituti finanziari non bancari di cessare tutti i trasferimenti in entrata e in uscita associati agli agenti di TikTok in Iraq.
La direttiva, emessa su richiesta del Ministero delle Comunicazioni, mira a limitare le operazioni finanziarie dell’app all’interno del Paese. Questa decisione probabilmente ridurrà i guadagni finanziari per gli utenti di TikTok interrompendo gli acquisti in-app e le transazioni virtuali, come la vendita di regali digitali.
La mossa arriva in un contesto di crescente dibattito sul ruolo di TikTok nella società irachena. Nel corso dell’ultimo anno, il governo ha deliberato se vietare l’app, citando preoccupazioni sul suo impatto sociale.
In una conferenza stampa svoltasi nel mese di marzo di quest’anno, il ministro delle Comunicazioni Hayam Al-Yasiri ha criticato la piattaforma per aver contribuito alla “frammentazione sociale” e aver fornito “scarso valore educativo”.