Secondo le ultime notizie, Meta starebbe ideando una rete di cavi in fibra ottica sottomarina che si estenderà sull’intero pianeta per supportare la sua infrastruttura Internet.
Sembrerebbe che Meta abbia necessità di una rete del genere: è il secondo motore di utilizzo di Internet al mondo, con miliardi di abbonati ai suoi social network che costituiscono il 10% del traffico fisso e il 22% di quello mobile, come si legge su pymnts.com.
Sunil Tagare, esperto di cavi sottomarini, sarebbe stato il primo a parlare dei piani di Meta in ottobre e ha dichiarato a TechCrunch che il progetto partirà con un budget di due miliardi di dollari, anche se è probabile che tale cifra superi i dieci miliardi di dollari man mano che il progetto si estenderà per anni.
Sebbene tradizionalmente le compagnie di telecomunicazioni e gli enti governativi costruissero e mantenessero questi cavi, l’equilibrio si è spostato con l’espansione delle infrastrutture da parte dei giganti della tecnologia. Google è proprietario parziale o esclusivo di circa trentatré cavi sottomarini, Meta ne ha più di una dozzina, Microsoft cinque e Amazon quattro. Solo negli ultimi dieci anni, la quantità di capacità di cavi internazionali utilizzata da questi giganti della tecnologia è balzata dal 10% al 71%, secondo un rapporto dell’Australian Strategic Policy Institute.