Spaces Protocol, un sistema di denominazione decentralizzato basato su Bitcoin che conferisce agli utenti controllo e privacy sulle proprie identità online, viene lanciato su mainnet. Abilitando la registrazione, la gestione e il trasferimento senza autorizzazione delle identità digitali in un ambiente sicuro e resistente alla censura, Spaces Protocol sta promuovendo un Internet più aperto, creativo e incentrato sull’utente.
Gli “Spazi” sono namespace digitali primari unici e di proprietà dell’utente, distribuiti tramite aste che funzionano in modo simile ai tradizionali domini di primo livello (TLD), ma con una maggiore sicurezza e decentralizzazione fornite dalla rete Bitcoin. All’interno di ogni Spazio, gli utenti possono creare “Sottospazi”, ovvero identità individuali che possono essere considerate sottodomini, consentendo un’ulteriore personalizzazione e gestione dei nomi. I sottospazi sono gestiti principalmente off-chain ma verificabili on-chain utilizzando prove a conoscenza zero. Questo sistema verificabile e senza fiducia è scalabile e adattabile a vari casi d’uso, tra cui pagamenti Bitcoin, identità social, applicazioni Nostr e indirizzi Tor.
Uno “Spazio” funge da identificatore di comunità nel protocollo Spaces, simile a un dominio di primo livello come .com o .org sul web tradizionale. Ad esempio, nell’identità “bob@bitcoin”, ‘bob’ rappresenta un sottospazio o un membro della comunità ‘bitcoin’.
Spaces Protocol utilizza un metodo basato sulle aste per la distribuzione dei nomi, anziché un approccio “chi prima arriva, meglio alloggia”, mirando a impedire che una singola entità accumuli un numero sproporzionato di nomi di valore. Poiché le aste da sole non possono eliminare completamente la possibilità di “name squatting”, e per garantire ulteriormente l’equità, Spaces Protocol introduce un processo di distribuzione dinamica dei nomi per controllare il rilascio dei nomi tramite una fase di pre-asta, assicurando che ogni nome riceva la dovuta attenzione e l’opportunità di un’offerta pubblica equa e aperta. I proventi generati tramite le aste vengono bruciati irrevocabilmente.
Durante la fase di pre-asta, gli utenti propongono i nomi a cui sono interessati. I nomi che ricevono abbastanza interesse, determinato dai loro valori di offerta più alti, avanzano alla fase di asta. Il protocollo limita il numero di spazi rilasciati a dieci al giorno, o un totale di 3600 spazi comunitari all’anno, mentre i Subspace possono teoricamente arrivare a miliardi perché i proprietari di Space possono vendere Subspace. Quando uno Space pre-asta avanza tra i primi 10 in un dato giorno, entra nella fase di asta. Le aste durano 10 giorni. Per scoraggiare le offerte dell’ultimo minuto, le nuove offerte estendono la durata dell’asta di un giorno.
Il principio di base del meccanismo d’asta è la selezione di alcuni UTXO per rappresentare lo Spazio (noto come “Space UTXO”). Questo UTXO viene “passato” in giro dagli offerenti fino alla conclusione dell’asta. Una transazione aperta viene prima inviata per avviare l’asta e piazzare l’offerta iniziale.