Gli aumenti dei dazi minacciati dalla nuova amministrazione Trump non dovrebbero modificare in modo significativo le prospettive di inflazione in Europa, dove i rischi per gli aumenti dei prezzi e la crescita stanno “spostandosi al ribasso”.
Queste le parole del governatore della banca centrale francese Francois Villeroy de Galhau intervenendo a una conferenza a Tokyo.
“Sulla base di questa valutazione – ha spiegato Villeroy – il nostro Consiglio direttivo ha deciso il 17 ottobre di abbassare il tasso di deposito di 25 punti base al 3,25%: questo è stato il terzo taglio dei tassi di interesse e non sarà l’ultimo“. In campagna elettorale Trump ha dichiarato a più riprese di voler imporre dazi di almeno il 60% sulle importazioni cinesi e del 10%-20% sui beni provenienti da altri paesi, decisioni che secondo la maggior parte degli economisti ridurrebbero il livello degli interscambi e farebbero aumentare i costi e dunque l’inflazione.