Recentemente, le principali nazioni si sono divise sulla regolamentazione dell’Intelligenza Artificiale. L’Australia si è impegnata in una supervisione rigorosa, l’Ue si è affrettata a implementare il suo AI Act e OpenAI svelerà un piano nazionale per l’IA, come si legge su pymnts.com.
L’Ufficio europeo per l’Intelligenza Artificiale ha avviato una consultazione mirata per contribuire a sviluppare linee guida ufficiali per la nuova legge dell’Unione europea sul settore.
La consultazione, iniziata nella giornata di ieri e che avrà termine nella giornata dell’11 dicembre, si concentrerà su due aree chiave dell’AI Act: interpretare cosa si intende per sistema di intelligenza artificiale e comprendere quali pratiche di intelligenza artificiale saranno vietate dalle nuove norme.
La tempistica è significativa, poiché queste disposizioni specifiche dell’AI Act diventano applicabili il 2 febbraio 2025, sei mesi dopo l’entrata in vigore della legge. La commissione sta cercando in particolare esempi pratici da vari stakeholder, tra cui aziende, autorità, mondo accademico e organizzazioni della società civile.
Il ministro dell’Industria australiano ha dichiarato che il Paese andrà avanti con le normative sull’Intelligenza Artificiale e sui social media, nonostante le possibili resistenze della nuova amministrazione Trump.Il ministro Ed Husic ha sottolineato, dunque, l’impegno dell’Australia nello sviluppo di “guardrail” protettivi per le applicazioni di IA ad alto rischio, simili alle normative dell’Unione Europea. Questa posizione contrasta nettamente con la promessa della campagna di Donald Trump di eliminare i controlli di IA dell’era Biden.
La tensione politica potrebbe subire ulteriori complicazioni causate dall’opposizione di Elon Musk, alleato di Trump, alla regolamentazione dei social media e dal recente avvertimento del vicepresidente eletto JD Vance agli alleati della NATO di limitare la libertà di parola sulla piattaforma di Musk.
Per quanto riguarda OpenAI, la società presenterà a Washington un ambizioso progetto infrastrutturale nazionale, volto a mantenere l’America competitiva nella corsa all’intelligenza artificiale .
La proposta della società di Intelligenza Artificiale prevede la creazione di zone economiche specializzate in cui gli stati possono accelerare i permessi per le strutture di IA in cambio della fornitura di potenza di calcolo alle università pubbliche. Un obiettivo chiave è l’espansione della capacità energetica, in particolare nelle regioni del Midwest e del Southwest.