Si è tenuto oggi a Ecomondo, ospitato nello stand di Confagricoltura, l’evento “Foreste, Donne e Società”, organizzato e promosso da AIEL – Associazione Italiana Energie Agroforestali, Compagnia delle Foreste e Confagricoltura. L’incontro si è rivelato un’importante occasione per discutere di gestione forestale sostenibile e del ruolo, ancora poco riconosciuto, delle donne nel settore forestale.
Non casuale, la scelta di parlare di donne e foreste in occasione della presentazione del libro “Foreste e Società – Piccolo Dizionario di Gestione Forestale Sostenibile”, edito da Compagnia delle Foreste, pubblicazione che, attraverso centodieci parole chiave raccontate da ottantotto esperti, offre una guida essenziale per comprendere il complesso rapporto tra persone, alberi e boschi nel mondo di oggi. Un punto di riferimento per politici, tecnici, studiosi e tutti coloro interessati a valorizzare e proteggere i nostri ecosistemi. In questo scenario, le donne dimostrano di avere il potenziale per avere un ruolo più incisivo, che valorizzi le loro competenze e il valore aggiunto che possono dare.
Nel corso della presentazione Silvia Bruschini, di Compagnia delle Foreste, ha moderato il dialogo tra il curatore del libro, Marco Marchetti, e alcune delle autrici dei lemmi inseriti nel volume: Lorena Baglioni, Paola Gatto, Annalisa Paniz, Manuela Romagnoli e Alessandra Stefani.
La tavola rotonda ha messo l’accento sulla competenza professionale e sull’esperienza personale delle autrici evidenziando le sfide ma anche le opportunità per le donne che operano nel settore forestale. “Sicuramente una presentazione sui generis del libro “Foreste e Società – afferma Silvia Bruschini – con un panel di eccellenze tutto al femminile. 5 autrici che hanno arricchito il dizionario con le loro competenze e che oggi, condividendo i propri percorsi e le proprie esperienze, hanno testimoniato la ricchezza e la professionalità che le donne possono portare in questo contesto lavorativo”.
Successivamente, Annalisa Paniz, direttrice generale di AIEL, e Silvia Piconcelli, responsabile territorio, agricoltura biologica e risorse boschive presso Confagricoltura, hanno presentato il Manifesto della neocostituita Rete Donne Foreste, documento che testimonia l’impegno di donne che, in diversi ambiti, afferiscono al settore forestale e che si sono riunite nella Rete con l’obiettivo di liberare l’energia delle donne per superare la diffidenza di genere.
Il documento si articola in tre parti, ispirate alle componenti fondamentali degli alberi: le radici, il tronco e la chioma. Le radici rappresentano la volontà di andare oltre l’immagine storica del settore forestale, tradizionalmente maschile, per arricchirne la crescita, l’innovazione e lo sviluppo, valorizzando qualità e professionalità anche femminili. Il tronco simboleggia la necessità di assicurare oggi il giusto equilibrio della partecipazione femminile nei consessi istituzionali, accademici, professionali, pubblici o privati a tema forestale. La chioma, infine, rappresenta l’impegno a garantire alle giovani donne che si affacciano al mondo del lavoro la stessa facilità di accesso alle professioni forestali a tutti i livelli, da quelli manageriali a quelli tecnici e operativi.
“L’obiettivo del Manifesto che abbiamo presentato quest’oggi è avviare un percorso di sensibilizzazione e promozione affinché il numero di donne nel settore forestale possa crescere, portando un importante contributo in termini di professionalità, competenza, passione – affermano Annalisa Paniz e Silvia Piconcelli – Superare la diffidenza di genere è fondamentale per arricchire il settore con nuove idee e prospettive, contribuendo allo sviluppo sostenibile delle nostre foreste e, di conseguenza, della società intera”.
L’evento ha visto una significativa partecipazione di pubblico femminile ma non solo, confermando l’interesse crescente verso temi come la sostenibilità ambientale e la parità di genere. Un primo passo che ora AIEL, Compagnia delle Foreste e Confagricoltura intendono proseguire, con l’obiettivo di promuovere iniziative che favoriscano la parità di genere e la tutela dell’ambiente, consapevoli che solo attraverso la collaborazione e l’inclusione si possano affrontare con successo le sfide del futuro.