“I beni immateriali devono viaggiare su reti, che devono essere veloci, performanti e soprattutto sicure. In riferimento ai casi che hanno investito anche la magistratura, riguardo Milano e non solo. Non voglio indicare lo strumento per farlo (per rendere le reti sicure), però voglio semplicemente dire che immaginare un unico punto di responsabilità nella gestione e nel monitoraggio degli accessi ai dati, cioè una struttura in grado di garantire autorizzazione e controllo in modo centralizzato, univoco, è una emergenza in questo momento“.
Lo ha detto Alessio Butti, sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega all’innovazione tecnologica e transizione digitale, intervenendo al Forum nazionale delle telecomunicazioni.
“Vogliamo studiare insieme come farlo? Vogliamo capire se trovare anche uno strumento giuridico in grado di mettere a terra quello che ci stiamo dicendo? Acn sta facendo un lavoro straordinario, ma la cyber security è una cosa diversa rispetto a quella che è la tutela dei dati che ha invece delle esigenze specifiche. Quindi qui non si parla solo di protezione giuridica e amministrativa che porterebbe a ragionare sull’indicazione di una autorithy, qui si parla di un controllo che sia un controllo dinamico, resiliente che possa far evolvere tutto il sistema affrontando rischi nel minore tempo possibile, ripristinando ovviamente la situazione ex-ante il più velocemente possibile“, ha aggiunto Butti.