Le aggregazioni tra le banche, anche transfrontaliere, dovranno avvenire “innalzando l’efficienza, creando intermediari forti, redditizi, in grado di servire meglio l’economia reale”. Queste le parole del governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta, nel corso del suo intervento, in occasione della Giornata Mondiale del Risparmio.
Panetta non cita ovviamente UniCredit-Commerzbank, ma fa un riferimento implicito al possibile deal italo-tedesco lo ha dato pochi giorni fa parlando a Washington, osservando anche l’elevata dotazione patrimoniale e la prevedibile riduzione della redditività potrebbero rischiare di spingere le banche verso operazioni di concentrazione, anche transfrontaliere.
Le banche italiane sono oggi ben capitalizzate e redditizie e i miglioramenti riflettono “oltre che la favorevole congiuntura degli anni scorsi i guadagni di efficienza e il rafforzamento delle norme prudenziali”, ha aggiunto Panetta.
Secondo il governatore della Banca d’Italia, facendo riferimento agli intermediari esteri, potrebbe essere necessaria l’interazione tra i diversi sistemi normativi e di vigilanza nazionali, per analizzare l’attività di intermediari che operano su base transfrontaliera, oltre a rafforzare e rendere più omogenee tra i Paesi le norme di supervisione sugli intermediari non bancari.