Come noto, dal 2022, il G7 ha predisposto una serie di controlli e sanzioni per bloccare l’accesso della Russia a tecnologie essenziali per le sue operazioni militari in Ucraina. Nonostante questo, il regime russo ha perfezionato numerose tattiche elusive per aggirare le sanzioni, tra cui il ricorso a paesi terzi che si pongono come intermediari.
Per aiutare le aziende a identificare e prevenire i tentativi di aggirare le sanzioni economiche, il G7 ha pubblicato a settembre 2024 un documento contenente nuove linee guida (https://lnkd.in/ec2ZgBPE).
La guida aggiornata sottolinea come ogni attore della filiera (esportatori, rivenditori, operatori logistici, ecc.) debba prestare attenzione ai segnali di allarme per evitare di contribuire involontariamente all’aggiramento delle sanzioni.
Come recentemente riportato dal dott. Alfredo Tidu, vice direttore dell’Unità di Informazione Finanziaria della Banca d’Italia, vi sono alcuni punti chiave sotto riportati e segnali d’allarme che lasciano presagire l’aggiramento delle sanzioni.
Tra i punti chiave vi sono:
- Creata una lista di 50 prodotti ad alto rischio di diversione verso la Russia
- Individuati nuovi “red flag” per rilevare potenziali evasioni
- Fornite best practice per la due diligence
Per quanto riguarda i segnali d’allarme, si segnalano:
- Cambi improvvisi nell’attività aziendale dopo il 24/02/2022
- Nuovi esportatori di tecnologie ad alto rischio
- Documentazione falsa o incompleta
- Modifiche sospette nei percorsi di spedizione.
- Tentativi di nascondere l’utente finale
Il dott. Tidu individua una possibile soluzione nella predisposizione di un sistema di conformità rigoroso e un controllo approfondito delle transazioni, integrato da strumenti di screening adeguati. In questo modo, l’industria può evitare rischi reputazionali, legali e finanziari, oltre a contribuire alla sicurezza globale.