È in crescita l’attenzione degli italiani nei confronti degli asset digitali: sono sempre di più, infatti, i nostri connazionali che scelgono bitcoin e altri token per arricchire i loro portafogli. Conio, la fintech italiana partecipata da Poste Italiane e Banca Generali, che ha lanciato il primo wallet italiano per la custodia di Bitcoin e di asset digitali, disponibile ai suoi 430.000 utenti attraverso la propria App per smartphone e all’interno delle App di Banca Generali e Hype, ha realizzato una ricerca[1] per studiare i comportamenti delle diverse regioni. Ne emerge che l’interesse per questi asset riguarda tutta la penisola: Lombardia, Lazio, Campania, Veneto e Sicilia sono, infatti, le regioni con un maggior numero di iscritti alla piattaforma. Inoltre, una buona parte dei clienti risiede anche in regioni del centro come Marche, Abruzzo e Molise, che si distinguono dalle altre per un numero di utenti in percentuale più elevato rispetto alla loro popolazione.
Negli ultimi sei mesi la Lombardia ha avuto la maggior parte degli acquisti di bitcoin, con circa un quarto del totale comprato su Conio. La regione si distingue anche per l’importo custodito dai suoi clienti in portafoglio, con Milano come provincia a guidare la classifica. Per gli acquisti di bitcoin seguono il Veneto (con il 20% circa), in particolare nelle province di Verona e Treviso, Emilia-Romagna, Piemonte, che registra il record di crescita degli acquisti di asset rispetto allo scorso anno, Lazio, Sicilia, Toscana, Campania, Liguria e infine Marche. Differente è lo scenario per gli acquisti delle altre monete digitali dove sono Trentino-Alto Adige, Toscana, Lazio, Umbria e Marche a mostrare maggiore attività media per utente. Trentino-Alto Adige che si distingue anche per l’incremento maggiore di utenti iscritti nell’ultimo periodo alle piattaforma (+70% rispetto allo stesso periodo del 2023), seguito da Liguria e Abruzzo (circa +30%).
L’acquisto di asset digitali non è un fenomeno che si concentra nelle grandi città, anzi, come emerge dall’analisi sono soprattutto i piccoli comuni a dominare la scena: San Polo di Piave e Fai della Paganella, rispettivamente in provincia di Treviso e Trento, hanno l’importo maggiore di acquisto di bitcoin per singolo utente, seguiti da Longarone (BL), Briosco (MB), Sant’Ilario d’Enza (RE), Mores (SS), Cassano d’Adda (MI), Monte Argentario (GR), Baiso (RE) e Bellante (TE). Le altcoin invece vengono comprate per importi mediamente superiori dagli utenti di Senia, seguita nuovamente da piccoli comuni: San Polo di Piave (TV), Fai della Paganella (TN), Sacrofano (RM), Tortona (AL), Leinì (TO), Casnate con Bernate (CO), Dugenta (BN), Acquaviva Picena (AP) e Negrar (VR).
La maggior percentuale dei clienti[2] è uomo (88%), a fronte di un 12% donna – percentuale comunque in crescita di quasi 2 punti percentuali se si contano gli iscritti del 2024 rispetto al 2023. Interessante notare poi come la fascia di età degli over 55 abbia mediamente un saldo pro capite decisamente più alto della media – oltre il doppio – mentre gli utenti più giovani pur essendo la maggioranza degli utilizzatori ha portafogli sotto la media.
“La diffusione di bitcoin e altcoin è in crescita in Italia: a fine marzo 2024 oltre 1,3 milioni di italiani detenevano asset digitali per 2,7 miliardi di euro presso intermediari autorizzati. La fotografia scattata oggi da Conio, dimostra come gli asset digitali siano sempre più una realtà diffusa dai piccoli comuni alle grandi città, e sempre più apprezzati anche da un pubblico eterogeneo. Un dato che ci fa ovviamente molto piacere e ci sprona a continuare la nostra missione: migliorare l’accessibilità e favorire la diffusione di una soluzione sempre più sicura per la custodia di asset digitali.” spiega Orlando Merone, Direttore Generale di Conio.
[1] Analisi basata sui clienti dell’app Conio, dati di Conio Srl – Agosto 2024.
[2] Sempre su Conio.