di Kevin Pimpinella
Valorizzare la filiera agroalimentare è essenziale non solo per garantire reddito alle imprese, dal campo alla tavola, ma anche per accrescere l’impatto del settore sull’economia italiana in termini di PIL e export. Il ricambio generazionale e l’aumento del numero di giovani imprenditori sono processi chiave che devono essere sostenuti attraverso modelli di crescita virtuosi.
Questo è emerso oggi a Cibus, il salone internazionale dell’agroalimentare in corso a Parma. Durante un incontro organizzato da Confagricoltura e Crédit Agricole Italia, si è discusso delle soluzioni finanziarie per le imprese agricole, con un focus particolare sulle aziende guidate da giovani sotto i 40 anni.
All’incontro hanno partecipato Annamaria Barrile, direttore generale di Confagricoltura, Giovanni Gioia, presidente nazionale dei Giovani Agricoltori – ANGA, Vittorio Ratto, vicedirettore generale Retail e Digital di Crédit Agricole Italia, e Marco Perocchi, responsabile Banca d’Impresa di Crédit Agricole Italia.
Il dibattito ha approfondito gli strumenti di credito disponibili per gli operatori della filiera agroalimentare e le iniziative per valorizzare la catena di fornitura dei prodotti agricoli. Le aziende agricole guidate da giovani under 40 costituiscono il 9% del totale, e si distinguono per dimensioni medie maggiori, redditività superiore e un approccio avanzato verso le nuove tecnologie e la digitalizzazione. Questo elevato standard contribuisce positivamente all’intera filiera di trasformazione e distribuzione. Crédit Agricole Italia sta lavorando per sostenere e potenziare tutte le aziende del settore.