Il mondo della green economy si è riunito a Ecomondo, il salone di Ieg dedicato all’economia circolare.
In fiera il taglio del nastro è avvenuto alle 10.30, con i saluti – tra gli altri – del ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, che è tornato a Rimini dopo aver partecipato alla passata edizione della rassegna, e del presidente della Regione, Stefano Bonaccini.
Il piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici “c’è ed è ufficiale. Per fine anno lo pubblico”, ha detto il ministro Pichetto Fratin. Il piano, spiega il ministro, “è il frutto di un lavoro notevole da parte degli esperti; 361 punti ed è in pubblicazione. C’è la disponibilità del governo e del sottoscritto a raccogliere tutte le osservazioni esterne che sono arrivare da università ed istituti di ricerca”.
“Io sono commissario per il secondo rigassificatore dopo Piombino (a Ravenna, n.d.r.)” e “garantisco che entro 2 anni il rigassificatore verrà realizzato. Non per l’Emilia Romagna, ma per tutta l’Italia”, ha affermato Bonaccini. Il presidente ha sottolineato come “l’impianto non c’era perché, quando doveva essere realizzato, si ascoltava chi diceva solo no”.
A seguire si sono svolti i lavori della 12esima edizione degli Stati generali della green economy, quest’anno dedicati all’economia di domani, decarbonizzata, circolare e rigenerativa.
Una legge per il clima e per il suolo, fiscalità ambientale, un iter breve e tempi certi per le autorizzazioni, interventi sull’energia e sulla circolarità di produzioni e consumi. Queste alcune misure contenute nel pacchetto di 11 proposte prioritarie – approvate dal Consiglio Nazionale della Green economy – presentate ad una platea di oltre 1000 imprenditori della green economy.
“Investire in tecnologie pulite ci rende e più liberi, ma la svolta green è da seguire con pragmatismo e buonsenso. Senza buonsenso l’ambizione di essere un’avanguardia non garantisce il buon esito della transizione ecologica. I costi della transizione non vanno scaricati sulle fasce più deboli della popolazione. Se non sarà giusta la transizione ecologica semplicemente non ci sarà”, è il giudizio netto di Paolo Gentiloni, commissario europeo per l’Economia, nel suo intervento.
In questa fase “è necessario bilanciare la transizione verso una economia più sostenibile con le esigenze economiche del nostro paese: dobbiamo fare in modo che questa sacrosanta transizione non danneggi il nostro sistema produttivo e non faccia perdere migliaia di posti di lavoro”, sostiene il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, in un videomessaggio.
L’edizione 2023 di Ecomondo si articola in sei macroaree tematiche e quattro nuovi distretti espositivi dedicati al tessile, alla carta e all’innovazione, con l’area per le start up, lo sportello green jobs & skills, il grande spazio dedicato alla blue economy.
I numeri sono quelli del grande evento con oltre 1.500 brand espositori (+10% rispetto al 2022), più di 30 delegazioni da tutto il mondo e 350 buyer. La manifestazione porterà in fiera le novità tecnologiche dei diversi mondi dell’economia verde con 230 appuntamenti nazionali e internazionali, 75 dei quali organizzati dal comitato tecnico scientifico, diretto dal professor Fabio Fava dell’Università di Bologna. Ieri pomeriggio si è tenuta una presentazione stampa per alcuni tra i media più importanti di Egitto, Africa centrale, Marocco, Tunisia e Algeria.
“Sarà un’edizione da record”, l’istantanea di Maurizio Ermeti e Corrado Peraboni, rispettivamente presidente e amministratore delegato di Ieg.