‘Forme nuove di moneta ufficiale – denominate digitali o Cbdc (Central bank digital currency) – se opportunamente regolate, consentirebbero di escludere l’uso monetario legale delle cryptocurrency’. Cosi’ Paolo Savona, presidente della Consob, in occasione dell’incontro annuale con il mercato finanziario. ‘La conseguenza dell’introduzione e della diffusione di monete ufficiali a registro veramente decentrato, come la blockchain dei bitcoin, sarebbe di demonetizzare i depositi bancari e indirizzare l’operativita’ delle banche nell’alveo della gestione del risparmio, senza pero’ privarle della possibilita’ di continuare le loro prestazioni nel sistema dei pagamenti in regime di concorrenza’, continua Savona. Per il presidente della Consob, in particolare, ‘di questa riforma beneficerebbero sia le scelte di politica monetaria, perche’ stabilirebbero una piu’ diretta trasmissione dei loro effetti all’economia reale, sia le gestioni delle banche che, liberatesi dell’assillo di una possibile fuga di depositi, potrebbero governare meglio l’equilibrio tra le scadenze dei loro passivi e attivi (il matching), la cui alterazione e’ la causa principale di molte crisi bancarie e fonte di rischi sistemici’. Inoltre, ‘si alleggerirebbe il vincolo che grava sulle scelte monetarie volte a prevenire gli stati di illiquidita’ e di insolvenza delle banche, si ridurrebbe l’onere di funzionamento degli schemi di garanzia dei depositi e di risoluzione delle crisi e si eviterebbero discriminazioni tra i possessori di depositi protetti e di ogni altra loro passivita’ priva di garanzia in applicazione delle regole del ‘salvataggio interno’
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