Il welfare aziendale è un settore che negli ultimi anni sta affrontando un grande processo di cambiamento, coinvolto anch’esso dal più ampio processo di trasformazione digitale. In un mercato estremamente grande sono ovviamente nate numerose imprese e TODUBA, dal dicembre 2017 ha voluto intercettare una domanda ed una esigenza di welfare sempre più inclusivo, di prossimità e di economia circolare territoriale, realizzando un modello di business basato sull’alta velocità delle transazioni, i pagamenti immediati e le fee di tipo bancario.
Per capire meglio questo mercato e illustrarci il modello di business di Toduba, abbiamo intervistato Gianluca Enrietti, fondatore di Toduba.
Parliamo di digitale e di innovazione digitale, qual è l’idea alla base di Toduba e da dove deriva?
L’idea di far nascere Toduba è strettamente legata alla possibilità di realizzare un servizio completamente digitale e dunque fruibile facilmente e velocemente per tutti gli utenti che ne fanno uso: aziende, esercenti e utilizzatori finali. Niente carta, niente plastica, niente apparati e zero complicazioni in un settore che conosce mille difficoltà per tutti. Tutto avviene in modo green e al 100% sicuro. L’innovazione risiede nel fatto che si è usata la tecnologia blockchain proprietaria per realizzare una app come sistema di pagamento al fianco degli istituti bancari.
In un mondo che si sta avviando ad essere sempre più slegato dai sistemi tradizionali, Toduba si colloca in modo innovativo perché il suo percorso è basato sul digitale, ma non si dimentica assolutamente del territorio, anzi lo stimola, fa trarre giovamento a ognuno della sua esistenza, per ottenere sempre di più per tutti gli attori.
Nella nostra società, in cui i cambiamenti sono spesso rapidi e dirompenti, il ruolo del welfare è notevolmente cresciuto negli ultimi anni, rispetto ad un recente passato in cui il suo apporto viveva di un sostanziale equilibrio. Proprio per questo, rimangono degli aspetti critici in tale ambito e le chiederemmo quali sono e cosa si può migliorare?
Per cercare di vederci meglio, abbiamo realizzato in collaborazione con UniTo Dipartimento di Management della Facoltà di Economia, un questionario volto a ricavare dati riguardanti la conoscenza dell’esistenza del welfare, della sua effettiva diffusione all’interno delle aziende italiane e del livello di soddisfazione tra gli utenti che ne godono già. I primi risultati saranno disponibili a breve, in ogni caso dalla nostra esperienza nel settore possiamo ampiamente sostenere che la conoscenza è scarsa come anche la soddisfazione di chi riceve i benefit.
Quali sono i principali motivi di scontentezza? Buono pasto non spendibile, poca scelta nel benefit, piattaforme poco agevoli e costose, alte commissioni per gli esercenti, scarsa possibilità di spesa per gli utilizzatori. Tutto questo è migliorabile e Toduba è la risposta! Tutto in 1 app, semplice, nessun costo, nessun Pos dedicato, pagamenti velocissimi, nessuna perdita di buoni cartacei, nessun conteggio, fiscalità automatizzata, commissioni in linea con le leggi di mercato, dunque basse, la visibilità in mappa per chi vuol essere trovato e per chi cerca. Un servizio di alta qualità per tutti!
Per ora, abbiamo parlato soprattutto del welfare declinato nella sua accezione (importante) aziendale. Ma l’esigenza attuale dei cittadini non può fermarsi qui. Come si intersecano quindi il welfare pubblico ed il privato?
Un esempio di economia circolare è quella che ci giunge dal Comune di Almese, nell’area metropolitana di Torino. Il comune di Almese è un bell’esempio di welfare integrato pubblico-privato, con una propensione allo sviluppo di un eccezionale circolo virtuoso che vede in collegamento stretto il pubblico insieme al privato, dove il pubblico riceve i benefit che verranno spesi sul territorio circostante con soddisfazione di tutte le parti.
Di recente, avete partecipato alla Grande Fiera d’Estate di Savigliano, possiamo dire che le novità partono anche da qui?
Abbiamo scelto di prendere parte alla Grande Fiera d’Estate di Savigliano, un evento campionario di importanza del nord-ovest. Qui stiamo introducendo il questionario per la prima volta, una scelta molto positiva poiché i risultati si fanno già evidenti durante l’evento. La risposta da parte delle persone che hanno accettato di sottoporsi alle brevi domande è interessante, efficace ed entusiasta!
Tutti rispondono con piacere a domande come conosci il welfare, ricevi benefit in azienda, il buono pasto, fringe e flexible benefits come li spendi, come accedi ai conti bancari, online, tramite app, in sede territoriale. La fiera è una grande occasione per mettere insieme tutte le parti b2c e b2b in un unico momento: si conoscono le scelte delle aziende e si possono analizzare i sentimenti dei riceventi delle premialità.
Questa attiva partecipazione ha dato risultati molto importanti dimostrando che TODUBA sta centrando la soluzione alle richieste di tutti. I nostri numeri in crescita lo dimostrano, acquisiamo ogni giorno nuove Aziende Clienti, nuovi Esercizi Commerciali e importanti catene di Grande Distribuzione.