Il “chain day” di oggi è proseguito con un webinar di aggiornamento su “Semplificazione dei processi e notarizzazione della supply chain”. Il relatore è Andrea Bianchi – Digital & Innovation Director Proxima Informatica Spa.
In questa fase infrapandemica, le catene di approvvigionamento sono messe a dura prova dai blocchi causati dalla pandemia globale e cercano nuove vie e soluzioni. La parola chiave per le supply chain è una sola: resilienza. Un valore che andrà guadagnato sul campo, individuando le migliori strategie per ottimizzare i processi produttivi nel “new normal” che stiamo già vivendo.
L’impatto di Covid-19 sulle catene di approvvigionamento è stato poderoso. Come rivela il report dal titolo “Indagine sul futuro delle supply chain” di Euler Hermes, il 94% delle aziende a livello globale hanno segnalato una perturbazione nelle loro catene di fornitura indotta dal Covid-19 e il campione scelto riguarda vari settori tlc, auto motive, meccanica, chimica, energia, utility e alimentare.
Oggi la situazione non è migliorata del tutto. Anzi. Le difficoltà nella supply chain globale, come per esempio la crisi dei chip ma non solo, potrebbero protrarsi ancora per uno o due anni, se non di più, e portare i mercati in una situazione di stagflazione. L’ambizioso compito che chiediamo a questo momento di confronto è anche di far emergere potenziali soluzioni di supporto a questa situazione.
Secondo alcuni esperti, queste difficoltà nelle supply chain mondializzate porteranno ad alcune modifiche nei paradigmi organizzativi che, per farla breve, si concretizzeranno in una riduzione delle distanze nelle catene di approvvigionamento, anche se questo dovesse comportare costi maggiori in cambio però di maggiore sicurezza.
In ogni caso, tutto questo non vuol dire che ci troviamo agli albori della fine della globalizzazione. Secondo l’indagine, meno del 15% delle aziende sta valutando la revisioni dei propri processi. Ma aggregando le risposte, troviamo che circa il 30% delle aziende preferisce il nearshoring, cioè portare la produzione in un Paese vicino.
Insomma, le aziende vanno alla ricerca della tanto agognata resilienza e si adattano rapidamente al nuovo contesto post-Covid ed è a questa esigenza che è necessario fornire risposte quanto prima. L’incontro col dott. Bianchi è stata un’occasione poi per parlare di blockchain a tutto tondo, in cui non sono stati trascurati aspetti monetari ed energetici.
Il dott. Bianchi, nel corso del suo intervento ha poi presentato ai presenti “Proxima, e il suo network, che ha implementato un servizio di Smart Contract utilizzando la BlockChain di Quadrans (quadrans.io). Proxima ha creato un modello di MasterClass per la formazione delle aziende che si vogliono affacciare su questa tecnologia. Proxima ha attivato un processo di formazione interno (Accademy) per avere risorse giovani e pronte per l’implementazione di progetti di adozione“.