Meta, come Metaverse. Facebook cambia nome, adottando una nuova identità che rispecchia la strategia di Mark Zuckerberg di trasformare il gruppo in un colosso che non è più soltanto social network. Bensì un protagonista diversificato impegnato anzitutto a sviluppare un nuovo “reame digitale”, battezzato appunto Metaverse. Sulla scelta ha influito certamente la voglia di ripulire l’immagine dopo una serie di scandali che hanno colpito negli anni il social network, finito nell’occhio del ciclone per una serie di scandali ma anche il desiderio di aggiornare uno spazio virtuale che da avanguardia è sempre più percepito come un residuo dell’era pionieristica del digitale popolato soprattutto da coloro i quali allora erano adolescenti o poco più. Dopo il cambio di nome a livello corporate, Facebook rimarrà il marchio del suo social network per eccellenza, affiancato da Instagram e WhatsApp. La strategia appare così simile a quella adottata in passato da Google, quando diventò Alphabet. In un video di presentazione, Zuckerberg ha affermato “Per me, significa che c’è sempre altro da costruire e c’è sempre un capitolo successivo della storia. La nostra è una storia che è iniziata in una stanza di un dormitorio” al college “ed è cresciuta oltre l’immaginabile”, diventando “una famiglia di app che le persone usano per connettersi tra loro, avviare attività, creare comunità e movimenti che hanno cambiato il mondo”.
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