di Riccardo Porta
PayPal sta spostando la maggior parte della sua infrastruttura e dei carichi di lavoro su Google Cloud. Una delle ragioni principali di questo cambiamento è l’aumento del traffico e-commerce e degli utenti innescato dalla pandemia globale.
Per dare un’idea del fenomeno, durante il Black Friday/Cyber Monday dello scorso anno, PayPal in USA processava 1000 transazioni al secondo. Mille.
Sull’altra sponda, Google ha recentemente introdotto PayPal come metodo di pagamento per Google Ads e Google Workspace.
Il comunicato stampa congiunto, risale a giovedì di settimana scorsa. È passato un po’ in sordina mentre eravamo tutti presi con il fallimento di Oval Money ma è un altro segnale sia di concentrazione sia di quanto sia complesso lavorare nel mondo dei pagamenti e nel digital in generale.