E’ finita l’epoca dell’indipendenza delle grandi compagnie tencologiche cinesi? Forse si, almeno a giudicare da quanto successo negli ultimi mesi e dal probabile epilogo che dovrebbe coinvolgere Ant, la branche finanziaria di Alibaba, che fara’ domanda per diventare una holding finanziaria controllata dalla banca centrale cinese, rivedendo cosi’ le proprie attivita’ per adattarsi a una nuova era di regolamentazione piu’ rigorosa per le societa’ di Internet. Mesi fa, Ant si apprestava ad una quotazione in borsa da record, salvo poi essere stata stoppata ed andare incontro a numerosi problemi di vigilanza da parte del Governo di Pechino. Il nuovo piano renderebbe, quindi, Ant soggetta agli stessi requisiti a cui sono soggette le banche in Cina. In una dichiarazione, la Banca popolare cinese ha affermato che i rappresentanti di Ant sono stati convocati per un incontro con quattro agenzie di regolamentazione. Un “piano di rettifica completo e fattibile” per Ant e’ stato formulato sotto la supervisione delle autorita’ di regolamentazione negli ultimi mesi. Il caso di Ant promette di essere eclatante, anche perchè quanto sta avvenendo è il chiaro segno del nuovo assetto che la Cina intende riservare ai campioni nazionali, forse in passato troppo indipendenti dalla politica e capaci di macinare profitti al di fuori del controllo centrale. Ora, per Ant ma in futuro forse anche per la stessa Alibaba, alle porte vi è un nuovo progetto di crescita ma è oggi improbabile immaginare che questo possa uscire dai confini cinesi.
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