Secondo il fondo di venture capital Index Ventures le cd. Repubbliche baltiche offrono l’ecosistema migliore alla crescita di start-up innovative. Da tempo, i paesi di quell’area, infatti, sono considerati dei veri e propri modelli per quanto riguarda il loro ecosistema innovativo. L’Estonia, ad esempio, ne è un esempio per quanto riguarda la digitalizzazione dei servizi governativi ma anche la Lituania lo è per quelli innovativi in genere. In linea di massima, ma questa non può essere nè l’unica motivazione nè una scusante per gli altri paesi, queste repubbliche sono avvantaggiate da una popolazione mediamente giovane e dinamica e da una naturale predisposizione alle novità che li pone culturalmente avvantaggiati nei confronti di molti altri paesi.
In questa classifica, l’Italia ricopre la 12° posizione. Si tratta di un risultato per certi versi persino lusinghiero, soprattutto a livello comparato, in quanto il nostro paese risulta avanti a Germania, Svezia, Olanda, Spagna, Australia istintivamente considerati più “amichevoli” nei confronti di imprenditoria e di innovazione.
Tra l’altro, a marzo è attesa la pubblicazione, da parte della Commissione europea, dello Start-up Nation Standard, un programma che prevede una serie di misure da far adottare ai governi nazionali per rendere l’Europa “il continente più attraente per startup e scale-up”.