Ora che Regno Unito e Unione Europea hanno raggiunto un accordo sulla Brexit, sono da tenere presenti alcune conseguenze importanti sia per i cittadini britannici sia per quelli europei.
Vediamo quali sono le principali.
Turismo
Non serve il visto per periodi inferiori a 90 giorni (nell’arco di 180): in teoria è possibile nel corso di un anno trascorrere in Gran Bretagna – e per i britannici in Europa – sei mesi in due tranches separate. Bulgaria, Croazia, Cipro e Romania sono escluse dal totale: in pratica, un cittadino britannico può trascorrere tre mesi a Cipro e altri tre in diversi paesi europei senza problemi. Per viaggiare serve il passaporto, non più solo la carta d’identità, con almeno sei mesi di validità. Negli aeroporti del Regno Unito smettono di funzionare le corsie preferenziali per i cittadini europei. Il governo britannico consiglia ai cittadini che viaggiano all’estero e agli europei in arrivo in GB di acquistare prima della partenza polizze d’assicurazione sul viaggio che includano emergenze mediche. Attenzione al bagaglio: vietato portare in Europa dal Regno Unito carne e latticini.
Sanità
La tessera sanitaria europea di assicurazione malattia – che dà diritto all’assistenza sanitaria statale nei paesi membri dell’Ue, in Islanda, in Liechtenstein, in Norvegia e in Svizzera – non è più valida anche se i tesserini emessi prima della Brexit continueranno a essere riconosciuti sino alla scadenza. Il governo Johnson ha assicurato che nel prossimo futuro verrà varato un programma simile, ma non ci sono dettagli. Potranno rinnovare la propria tessera e continuare a godere delle agevolazioni cui dà diritto gli studenti britannici che si trovano nell’Ue, i cittadini europei nel Regno Unito e alcuni pensionati britannici che abitano in Europa assieme alle rispettive famiglie.
Duty free
Da oggi i britannici possono acquistare in Europa alcool e tabacco duty-free per un totale di 18 litri di vino e 42 litri di birra e 200 sigarette.
Residenza all’estero
Da oggi per i cittadini europei viene a mancare il diritto automatico ad abitare e lavorare nel Regno Unito (idem per i britannici in Europa). Chi già abita in Gran Bretagna continuerà ad avere gli stessi diritti sino al 30 giugno, dopodiché sarà obbligatorio aver ottenuto la cittadinanza britannica o il permesso di residenza a tempo indefinito (settled o pre-settled status).
Sistema immigrazione
Chi ha intenzione di trasferirsi nel Regno Unito per studiare o lavorare dovrà ottenere il visto. I cittadini europei ed extracomunitari verranno trattati allo stesso modo. Per gli studenti il visto costa £348 sterline se ottenuto prima di arrivare nel Regno Unito, £475 per prolungare o modificare un visto già esistente dal Regno Unito. Per chi vuole lavorare, invece, i visti costeranno dalle £610 alle £1408 sterline a persona (ad eccezione di alcuni settori). Chi è in arrivo dovrà anche pagare una ‘tassa medica’ annua di £624 (che non si applica a chi si trasferisce per lavorare nel sistema sanitario).
Per ottenere il visto
Da oggi per ottenere il visto per il Regno Unito servono 70 punti. I punti si possono ottenere nel seguente modo: -40 punti per chi ha un’offerta di lavoro specializzato da un datore riconosciuto -20 punti per un’offerta di lavoro non specializzato -10 punti per chi conosce l’inglese -20 punti per chi guadagna più di 25.600 sterline l’anno. -10 punti per chi ha un dottorato -20 punti per chi ha un dottorato in materie scientiche o tecnologiche, in ingegneria o in matematica. -Alcuni posti di lavoro – nella sanità o la scuola – danno diritto a 20 punti anche se hanno uno stipendio inferiore, ma in genere la soglia minima è di £20,480 lorde l’anno.
Rette universitarie
La fine del programma Erasmus in Gran Bretagna non è la sola novità per gli studenti europei che mirano a frequentare l’università nel Regno Unito. Dal prossimo settembre gli europei non avranno più diritto allo sconto applicato ai cittadini britannici, per i quali le rette universitarie arrivano tetto massimo di 9,250 sterline l’anno. Ogni corso e ogni ateneo avrà costi diversi, in genere tra le 30.000 e le 40.000 sterline l’anno.
Telefonini
Il governo britannico consiglia ai cittadini che si spostano di verificare le tariffe con i propri operatori.
Animali domestici
Il programma di passaporto europeo per gli animali domestici non è più valido in Gran Bretagna, così come non lo è per animali domestici in transito dal Regno Unito all’Europa. Bisogna ottenere dal veterinario, almeno dieci giorni prima di partire, un certificato di sanità.
Commercio tra Regno Unito e Ue
Parte dell’accordo commerciale della Brexit è l’assenza di dazi o quote all’import-export, ma servono nuove dichiarazioni ai confini. Alcuni prodotti – piante, animali e certi prodotti alimentari – hanno bisogno di certificati e licenze specifiche. Il Regno Unito non eseguirà verifiche per i primi sei mesi, l’Ue invece parte subito con i controlli.