Se hai mai comprato sushi al supermercato, potresti conoscere il trauma subito da Kazuhiro Shimura (un creativo giapponese attivo nell’ambito della biometria e non solo) una notte quando, acquistando un set di tonno, è rimasto profondamente deluso dal suo sapore. Per un giapponese si tratta di un fatto piuttosto grave, essendo il sushi una vera e propria arte. Tuttavia, il tonno “deludente” ha scatenato un’idea: quella di sviluppare un sistema di intelligenza artificiale per assicurarsi che il sashimi fosse sempre delizioso.
Shimura, direttore del Future Creative Center del gruppo pubblicitario Dentsu Group, ha ideato l’intelligenza artificiale “Tuna Scope” mentre ancora masticava il suo piatto.
Utilizzando un algoritmo di deep learning per analizzare i dati dei rivenditori, Tuna Scope si è evoluto in un’app per smartphone. I clienti possono scaricarlo e utilizzarlo ovunque, creando “uno standard di classificazione unificato” per un settore che si basa sul know-how locale, ha affermato Shimura, che sta lavorando con la società commerciale giapponese Sojitz Corp per promuovere la sua tecnologia. “Ciò significa che le persone possono essere sicure che stiano ottenendo un delizioso tonno”, ha detto Shimura a Reuters.
Il pesce di altissima qualità – che può pesare ciascuno circa 300 chilogrammi – viene venduto spesso per oltre 3 milioni di dollari nelle aste specialzizate. Secondo l’Organizzazione per la promozione della pesca responsabile del tonno, circa 2 milioni di tonnellate di tonno vengono consumate ogni anno in tutto il mondo, di cui il Giappone ne rappresenta un quarto.