Il passaggio a un’economia circolare, digitalizzata, a basse emissioni di carbonio ed efficiente sotto il profilo delle risorse potrebbe generare oltre 1 milione di posti di lavoro entro il 2030. L’intelligenza artificiale e la robotica da sole creeranno quasi 60 milioni di nuovi posti di lavoro in tutto il mondo nei prossimi 5 anni. La pandemia di Covid-19 ha amplificato le tendenze in atto nel mercato del lavoro per quanto riguarda le competenze, accelerando sia le esigenze sia le opportunità di cambiamento. In un mercato del lavoro e in una società in rapida evoluzione l’apprendimento permanente deve diventare una realtà.
Nella giornata di ieri, la Commissione UE ha presentato l’agenda per le competenze per l’Europa sulla competitività sostenibile, l’equità sociale e la resilienza, che fissa obiettivi quantitativi ambiziosi per lo sviluppo delle competenze (miglioramento delle competenze esistenti) e la riqualificazione (formazione volta all’acquisizione di nuove competenze) da conseguire entro i prossimi 5 anni. Le 12 azioni previste, che sono incentrate sulle competenze per l’occupazione e si fondano sulla collaborazione con gli Stati membri, le imprese e le parti sociali per il cambiamento, consentono di intraprendere un cammino di apprendimento permanente e si avvalgono del bilancio dell’UE quale catalizzatore per sbloccare gli investimenti pubblici e privati nelle competenze.
L’obiettivo dell’agenda è garantire che il diritto alla formazione e all’apprendimento permanente, sancito dal pilastro europeo dei diritti sociali, diventi realtà in tutta Europa, dalle città alle zone remote e rurali, a vantaggio di tutti. La Commissione pone le competenze al centro dell’agenda politica dell’UE indirizzando gli investimenti verso le persone e le loro competenze per una ripresa sostenibile dopo la pandemia di Covid-19. Le imprese hanno bisogno di lavoratori in possesso delle competenze necessarie per affrontare con successo le transizioni verde e digitale, mentre le persone devono poter ricevere un’istruzione e una formazione adeguate a ottenere buoni risultati nella vita.
Le iniziative assunte si fondano sul pilastro europeo dei diritti sociali, proclamato dalle istituzioni e dai leader dell’UE nel novembre 2017, e sulla comunicazione sulla costruzione di un’Europa sociale forte per transizioni giuste, pubblicata nel gennaio 2020.
Margaritis Schinas, Vicepresidente per la Promozione dello stile di vita europeo, ha dichiarato: “Per questa crisi senza precedenti è necessaria una risposta senza precedenti, che serva allo scopo oggi e per molti anni a venire. La Commissione europea invita oggi gli Stati membri dell’UE a investire nelle competenze. I finanziamenti dell’UE nell’ordine di miliardi di euro, previsti dal piano per la ripresa europea e dal futuro bilancio a lungo termine dell’UE, offrono un’opportunità unica di agire in tal senso. È infatti risaputo che sono proprio le competenze a far prosperare le persone e le economie. Ora è giunto il momento di unire le forze e far partire una rivoluzione delle competenze che non lasci indietro nessuno.”
Nicolas Schmit, Commissario per il Lavoro e i diritti sociali, ha dichiarato: “La qualificazione della forza lavoro costituisce una delle nostre risposte fondamentali per la ripresa. Offrire alle persone la possibilità di acquisire le competenze di cui hanno bisogno è essenziale per prepararsi alle transizioni verde e digitale. In tal modo tutti avranno la possibilità di beneficiare delle nuove opportunità di un mercato del lavoro in rapida evoluzione.”
Competenze per l’occupazione in un’economia verde e digitale
Le transizioni verde e digitale, di pari passo con le tendenze demografiche, stanno trasformando il nostro modo di vivere, lavorare e interagire. Vogliamo fare in modo che le persone siano dotate delle competenze necessarie per riuscire nella vita. La pandemia di Covid-19 ha accelerato queste transizioni e posto molte persone in Europa di fronte a nuove sfide professionali. Sulla scia della crisi, molti europei dovranno riconvertirsi professionalmente o perfezionare le competenze di cui già dispongono per adattarsi ai cambiamenti del mercato del lavoro. L’obiettivo dell’agenda per le competenze è migliorare la pertinenza delle competenze nell’UE per rafforzare la competitività sostenibile, garantire l’equità sociale e sviluppare la nostra resilienza. A tale scopo sono state formulate 12 “azioni”.
Obiettivi ambiziosi
Nel quadro della sua politica nuova e coraggiosa in materia di competenze, la Commissione ha fissato per i prossimi 5 anni obiettivi ambiziosi, basati su indicatori esistenti che consentiranno di monitorare annualmente, tramite il semestre europeo, i progressi conseguiti. Attualmente non esistono ancora indicatori quantitativi sulle competenze verdi, per cui la Commissione provvederà a svilupparne di nuovi.
Questo significa che entro il 2025 dovrebbero essere svolte 540 milioni di attività di formazione, di cui 60 milioni per gli adulti con bassa qualifica e 40 milioni per i disoccupati. Il numero di adulti con competenze digitali di base dovrebbe aumentare fino a raggiungere i 230 milioni.
Sbloccare gli investimenti nelle competenze delle persone
Al fine di attuare le azioni e conseguire gli obiettivi fissati dall’agenda per le competenze, l’UE avrà bisogno di ulteriori investimenti pubblici e privati nelle competenze, stimati in circa 48 miliardi di € l’anno. La proposta della Commissione relativa a NextGenerationEU (lo strumento europeo per la ripresa) prevede risorse consistenti nel quadro di un’importante iniziativa di bilancio volta ad affrontare le conseguenze economiche e sociali della crisi.
I fondi dell’UE possono fungere da catalizzatore degli investimenti nelle competenze delle persone. Nel contesto del piano per la ripresa europea vengono proposte risorse finanziarie senza precedenti a favore di una ripresa sostenibile e gli investimenti nelle competenze dovrebbero costituire il fulcro di tale impegno. Per aiutare le persone a migliorare le proprie competenze o ad acquisirne di nuove, nel corso dell’intero periodo 2021-2027 possono essere mobilizzati vari strumenti dell’UE, quali il Fondo sociale europeo Plus, con una dotazione proposta di 86 miliardi di €, Erasmus, con una dotazione proposta di 26 miliardi di €, e la sezione “investimenti e competenze in ambito sociale” di InvestEU, con una dotazione proposta di 3,6 miliardi di €. Il nuovo programma Europa digitale, con una dotazione proposta di 9,2 miliardi di €, investirà nello sviluppo di competenze digitali avanzate affinché le persone padroneggino le nuove tecnologie. Il dispositivo per la ripresa e la resilienza, con una dotazione pari a 560 miliardi di € in sovvenzioni e prestiti, offre inoltre agli Stati membri ampie opportunità di finanziare le iniziative di sviluppo delle competenze e di riqualificazione, adottando le opportune riforme.