Doccia fredda per Whatsapp. In un comunicato, la Banca Centrale del Brasile ha ordinato con effetto immediato di sospendere ogni servizio che coinvolge WhatsApp e Whatsapp Pay.
Solo poco più di una settimana fa era stato comunicato il servizio sperimentale, che sarebbe stato disponibile in Brasile, chiamato WhatsApp Pay.
Si sarebbe trattato di un servizio di pagamento integrato direttamente nell’app di messaggistica per permettere agli utenti di trasferire denaro e collegare all’app anche carte di credito o debito.
La sperimentazione era stata dettata soprattutto dai progressi che la Cina ha fatto in questo tipo di settore: pensiamo al famoso WeChat che permette di gestire il denaro tramite la sua app.
Dal documento rilasciato dalla Banca Centrale si apprende che la motivazione del blocco al progetto è quella di preservare un ambiente competitivo adeguato, che garantisca il funzionamento di un sistema di pagamento interoperabile, veloce, sicuro, trasparente, aperto ed economico.
Questo stop permetterà alla Banca centrale di valutare i rischi per il sistema di pagamento brasiliano (SPB) e che questo sia conforme alla legge 12.865 del 2013.
Una valutazione poco approfondita di questi rischi potenziali potrebbe causare danni alla concorrenza e la mancata riservatezza dei dati. Così viene ricordato che chi non rispetterà la decisione incorrerà in una sanzione che ammonta a BRL 500mila (85.000 euro, 97.000 dollari).
La preoccupazione maggiore della Banca Centrale del Brasile è quella che Whatsapp venga in possesso dei dati degli utenti, soprattutto quelli legati alle spese ed ai trasferimenti, permettendo di conoscere ancora di più le abitudini degli utenti, quali prodotti o servizi acquistano, in che modo vengono utilizzati i risparmi.
Non dimentichiamo che WhatsApp ha un bacino di utenza davvero impressionante: solo in Brasile ci sono 120 milioni di utenti che utilizzano l’app ogni giorno e quindi avere accesso ai dati di queste persone potrebbe portare a Whatsapp in una posizione di troppo vantaggio.