Parallelamente all’isolamento, in questo momento, la seconda misura preventiva a nostra disposizione per contrastare il Covid-19 è lo sviluppo di app che offrano assistenza, servizi e aiutino a tracciare i cittadini potenzialmente contagiati.
Ne è convinta anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità che sta a sua volta mettendo a punto una propria app sul modello di quella sudcoreana e di quella taiwanese.
Lo scopo della app dell’OMS è quello di offrire soprattutto servizi (ma è ovvio che raccoglierà anche informazioni) e sarà open-source. Oltre alla consulenza medica, dirà quali centri sanitari sono disponibili vicino all’utente. Sviluppatore del progetto è la Singularity University guidata dal dott. Daniel Kraft. Kraft descrive l’app come “Waze per Covid-19”, fornendo consigli di navigazione non per le strade ma tracciando gli spostamenti delle persone. L’app fornirà dunque informazioni iperlocali agli utenti e farà in modo che i dati delle persone vengano trasmessi ai funzionari della sanità pubblica per migliorare l’accuratezza dell’app.
Per il momento, l’app è ancora in fase di sviluppo ed è possibile eventualmente partecipare alla call per dare il proprio contributo in tal senso. Inoltre, una volta completata, dovrà superare il vaglio medico per testarne la reale fruibilità.
Le caratteristiche.
Al momento del suo rilascio, la app sarà disponibile negli store Apple e Android e sarà così costituita:
- un’app per privati (fornitori non sanitari, persone non sanitarie)
- nelle sei lingue dell’OMS: inglese, francese, cinese, spagnolo, arabo e russo
- che fornisce informazioni e consigli approvati dall’Oms per il pubblico
- e offre una guida approvata dall’Oms in risposta a “Cosa devo fare in base ai miei sintomi?”
- ed uscire da questa fase con un team e un’infrastruttura funzionanti per iterare rapidamente l’app in qualcosa di molto più utile per l’attuale pandemia
Grazie ad una diffusione e ad una efficienza superiore e più friendly rispetto al sito, l’app dell’OMS si propone di assicurare assistenza ad un numero notevolmente superiore di persone, alleggerendo parzialmente anche il peso dei sistemi nazionali sanitari per quanto riguarda la gestione da remoto di casi semplici o indirizzando con la dovuta calma quelli che necessitano di una gestione più accurata.