A questo punto, arriva anche la prova che il cashback è stato in grado di stimolare i consumi. Lo certifica l’Osservatorio Innovative Payments che rileva che le cifre transate sono salite del 23%, da 118 a 145,6 miliardi, più che compensando il calo registrato nei mesi delle più dure restrizioni anti Covid. Al cashback hanno aderito poco meno di 9 milioni di cittadini, circa il 18% della popolazione maggiorenne, e oltre 6,1 milioni hanno raggiunto la soglia delle 50 transazioni per un rimborso massimo di 150 euro. I partecipanti hanno totalizzato “oltre 750 milioni di operazioni effettuate, pari a oltre il 24% delle transazioni con carta del semestre – ha spiegato Portale presentando i dati -. Questo significa che gli utenti che hanno aderito hanno utilizzato la carta più frequentemente della media e per importi ridotti“. Infatti lo scontrino medio è sceso di oltre l’11% in un anno, con un calo netto di circa 6 euro (da 51,7 a 45,7 euro). Non solo. Stando a quanto risulta dati alla mano, il costo della misura è stata anche notevolmente inferiore alla cifra stanziata. “Per le casse dello Stato, l’iniziativa ha avuto un costo al di sotto del miliardo di euro: resta però ancora da capire se ha consentito di far emergere il nero e se ha effettivamente cambiato le abitudini degli italiani”. “Guardando a questi numeri semestrali, possiamo ritenere che gli incentivi promossi dal governo (il Cashback, il Super Cashback e la Lotteria degli scontrini) abbiano avuto un effetto positivo sui pagamenti digitali, stimolando anche i consumi”, ha concluso Portale
La potenza tecnologica globale: Lenovo punta su BNPL con Klarna
Klarna, la rete di pagamenti globali e assistente per lo shopping basata sull'intelligenza artificiale, ha annunciato oggi un importante accordo...
Leggi ancora