La regolamentazione bancaria non deve abbassare la guardia nei confronti delle nuove tecnologie e anche laddove esistono vantaggi competitivi che favoriscono “attori fintech e big tech” rispetto alle banche tradizionali “l’allentamento della regolamentazione e della vigilanza bancaria non puo’ mai essere un’opzione”.
Lo afferma Andrea Enria, presidente del consiglio di sorveglianza della Bce, alla conferenza organizzata dalla Federazione latinoamericana delle banche e dall’Associazione bancaria spagnola. “La struttura dei bilanci bancari con attivita’ a lungo termine e passivita’ a breve termine ospita sempre la possibilita’ di uno scenario di bancarotta. E questa caratteristica fondamentale delle banche potrebbe essere esacerbata piuttosto che alleviata dagli strumenti digitali”, ricorda Enria.
“La sostenibilita’ dei modelli di business delle banche continua a essere una delle nostre priorita’ di vigilanza. All’inizio del 2021 abbiamo avviato una campagna di ispezioni sui modelli di business e sulla redditivita’, coprendo 11 istituzioni e vari modelli di business e linee di business.
La campagna continuera’ per tutto il 2022 e si estendera’ ad altre banche”. Lo ha detto Andrea Enria, presidente del consiglio di sorveglianza Bce, alla 26ma Conferenza annuale dei Ceo di Financials organizzata da Bank of America Merrill Lynch. In queste ispezioni, ha aggiunto Enria, “stiamo valutando una serie di aspetti, che vanno dalla capacita’ del cda di impostare una strategia alla capacita’ dell’istituto di analizzare i driver della redditivita’, le componenti del quadro dei prezzi dei prestiti della banca e le ipotesi e scenari utilizzati nel business plan della banca”. Ulteriori attivita’ di vigilanza, ha detto Enria, sono previste “nel settore della digitalizzazione, compreso l’avvio di ispezioni pilota”.