Cala l’uso del contante in Vaticano. Nel 2020, le dichiarazioni fatte alla Gendarmeria segnalano che le banconote – così come gli strumenti negoziabili al portatore (per valori superiori a 10mila euro) – sono poco più di 14 milioni tra ingressi e uscite, valore dimezzato dai 33,5 del 2016. Emerge dal Rapporto Asif, autorità di controllo sulla finanza, presieduta da Carmelo Barbagallo, che lo scorso anno ha inviato 16 rapporti all’autorità giudiziaria della Santa Sede, a fronte delle 89 segnalazioni ricevute (85 dallo Ior). Anche in un ambiente fondato su tradizioni millenarie come può essere considerato il Vaticano si fa sentire l’esigenza di procedere ad una consistente riduzione della moneta contante per evitare problemi ma anche per incrementare l’incidenza dei servizi a valore aggiunto e la sicurezza che derivano da un’economia dematerializzata.
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