di Riccardo Porta
Un bel numero di neobank (AKA Digital bank) sta strizzando l’occhio a specifiche nicchie di mercato. Un esempio?
In USA, Daylight, con un conto per LGTBQ+, ha appena raccolto 5 milioni di dollari.
E ovviamente non è l’unica che sta cercando di catturare quei clienti sottoserviti dalle istituzioni finanziarie tradizionali. In Brasile esiste già una banca simile chiamata “Pride Bank”.
Attività bancarie tradizionali, dai conti correnti ai pagamenti al lending, vengono “personalizzate”.
Se guardiamo le startup fintech in questo settore, balzano subito all’occhio:
– Cheese, si rivolge alla community asiatica che vive in USA (ha raccolto $3.6m a Marzo)
– First Boulevard, per gli americani di colore (ha raccolto $5m a inizio anno)
– Greenwod, per clienti latino americani o di colore (ha raccolto $40m a Marzo)
– CapWay, riservata a chi non vuole avere un conto con una banca ma comunque deve transare online/offline (non ha catturato però grande attenzione dagli investitori che ci hanno scommesso solo $145K)
– Purple, per disabili (anche in questo caso non ha catalizzato grosse attenzioni, raccogliendo solo $60K)
Sinceramente non credo che vi siano delle vere scelte “etiche” dietro l’apertura di queste startup di nicchia perchè “business is business” ma se riescono a soddisfare meglio di altre realtà i bisogni dei propri clienti… lunga vita.