di Maurizio Pimpinella
Come sarà l’estate 2021? Dopo un periodo così brutto e lungo tornerà un po’ di spensieratezza nelle nostre vite permettendoci magari anche di spostarci, viaggiare e riappropriarci almeno in parte di quelle belle e tipiche abitudini (estive e non solo) che abbiamo messo in soffitta per tutti questi mesi?
Sicuramente, da parte degli italiani la volontà di riprendere queste abitudini che siano l’eccitazione per un viaggio, la visita di un museo, una cena fuori con amici eccetera è viva e forte, almeno secondo una recente indagine fatta da Facile.it secondo cui ben 26 milioni di italiani hanno già deciso di partire durante l’estate, mentre 11 milioni sono ancora indecisi.
Rispetto a qualche mese fa, la situazione epidemiologica attuale consente di guardare con maggiore ottimismo alla stagione estiva sia dal lato dei viaggiatori sia dal lato degli operatori turistici che alimentano la filiera e che nel corso dello scorso hanno subito una contrazione del proprio fatturato online del 58%. Ciò è dovuto in buona parte alla forte accelerazione impresse alla campagna vaccinale ma anche ad alcune iniziative riguardo le riaperture che il Presidente Draghi ha definito “rischi calcolati” che, ad oggi, si sono rivelate particolarmente azzeccate per dare respiro a vari settori in sofferenza da troppo tempo dando loro l’opportunità (parafrasando stavolta il Ministro del turismo Massimo Garavaglia) di accedere al migliore dei ristori possibili, ovvero permettere loro di lavorare e fatturare.
Anche quest’anno le vacanze saranno in gran parte all’insegna del turismo di prossimità. Circa l’84,6% dei viaggiatori, infatti, sceglierà mete italiane, in particolare fuori dalla propria regione di residenza, per le proprie vacanze, tra cui spiccano le solite Puglia, Sardegna, Toscana, Sicilia eccetera. L’ambizione è che, magari aiutati dalla diffusione del green pass, le prossime settimane siano anche l’occasione per “riabbracciare” almeno il turismo europeo che ha spesso riempito le nostre località di villeggiatura e le città d’arte.
Sul lato mezzi di trasporto cresceranno gli spostamenti in aereo (17%), ma anche quest’anno l’automobile sarà il mezzo più usato (74,7%). Gli italiani riscoprono i grandi viaggi in famiglia, e magari questa potrebbe essere anche un’occasione di dialogo ed aggregazione dei nuclei familiari spesso compressi dagli impegni quotidiani. Interessante, è la nuova tendenza dell’estate 2021, ovvero il ritorno all’uso del camper o dei van camperizzati (spesso da soli) che tra costi, timori di contagi e suggerimenti degli youtubers e degli instagrammers stanno ottenendo una seconda giovinezza.
Ma l’estate 2021 sarà anche caratterizzata da vacanze intelligenti, digitali e contactless. Alcuni degli effetti prodotti dalla pandemia sono ormai radicati nelle nostre abitudini quotidiane ed è evidente che non si possa più rinunciare a certi strumenti. Ragion per cui, anche gli operatori del settore si stanno attrezzando di conseguenza sostenendo talvolta ingenti costi di adeguamento.
Dal green pass che dovrebbe diventare rapidamente in forma digitale, le tecnologie sempre più pratiche daranno a tutti la possibilità di accedere a spiagge, luoghi comuni, servizi condivisi, come lidi, piscine, hotel, ristoranti, accesso a campi sportivi; ma anche di prenotare il noleggio di attrezzature, lettini o ombrelloni, corsi e lezioni, attività per bambini usando essenzialmente il proprio smartphone. Le tante soluzioni tech (contactless e app) già attive o in arrivo per l’estate permetteranno di rispettare distanze di sicurezza e normative anche nel momento del pagamento, aspetto già molto tenuto in considerazione dai consumatori italiani, e già si prevede che potranno spopolare i QR code per soddisfare varie esigenze.
Questa sembra poi essere l’estate dei dispositivi indossabili, dai bracciali agli anelli che fanno un mix tra moda e tecnologia, e delle app di promozione territoriale integrata che offrono su un unico portale tutti i servizi disponibili in una determinata zona.
Sono tali e tanti i vantaggi in termini di velocità, comodità, riduzione di tempi di attesa (code) e garanzie igieniche che tutti questi sistemi di pagamento, prenotazione e fruizione del territorio in modalità contactless offrono ai clienti di ogni età e genere, che sembra logico immaginare che buona parte di queste abitudini possano sopravvivere alla fine della pandemia e consolidarsi come abitudini stabili.
Siamo davanti ad uno dei pochi, ma rilevanti, aspetti positivi che ci ha portato la pandemia che con la sua incisività non lascerà solamente aspetti negativi nella nostra esperienza ma anche un modo nuovo di vedere il mondo e di favorire la ripresa di un turismo sempre più tecnologico ed orientato all’esperienza di viaggio.