Di Francesca Rossetti
Franco Civelli e Daniele Manara, da sempre nel settore dello sviluppo organizzativo e manageriale, hanno da poco pubblicato il libro “Novizi senza fine” del quale ci parlano oggi.
Chi sono Franco Civelli e Daniele Manara e come nasce la passione per il 4.0?
Le nostre storie professionali sono complementari, nel senso che, ci siamo occupati, nel corso di oltre 30 anni, di persone nelle organizzazioni e di progetti di cambiamento. Da una parte (Manara), nella direzione e gestione a 360° delle Risorse umane in aziende di grandi dimensioni nazionali e internazionali e, dall’altra parte (Civelli), di consulenza direzionale, sviluppo organizzativo, change management.
La realtà 4.0, sulla spinta dell’innovazione tecnologica e delle dinamiche generate dallo sviluppo della società digitale, presenta ambiti di innovatività che riguardano il più complessivo ecosistema (mercati, impresa, territorio, lavoro, apprendimento individuale e sociale, ricerca, scuola) e la necessità di valorizzare le specificità delle imprese italiane, che, in alcuni settori, giocano un ruolo di elevata rilevanza (es. robotica, automotive, ma non solo), ma, essendo in grande misura PMI, non sempre o non ancora sono concretamente entrate nella realtà 4.0.
Di che cosa parla “Novizi senza fine” e a chi si rivolge?
“Novizi senza fine”, attraverso l’apporto di testimoni eccellenti, tocca le fondamentali attenzioni che sono necessarie e caratterizzano il rapporto tra persone e intelligenza nelle diverse forme dell’AI e della digitalizzazione, per affrontare non solo le sfide quotidiane ma gli scenari futuri, difficili da configurare data la loro imprevedibilità. Di conseguenza si configura la necessità che la persona apprenda ad apprendere in modo continuativo, come indica il titolo, e sia capace di essere umile nell’imparare e curiosa nell’affrontare le tematiche che non sono pervase dalle tecnologie AI e dalle connessioni. Inoltre deve saper sviluppare la capacità di rapportarsi in modo proattivo con i diversi dispositivi che la navigazione nel mondo digitale richiede. Il libro si rivolge a quanti, a diverso titolo, nel mondo delle imprese e non solamente si trovano aconfrontarsi con la “rivoluzione digitale” nelle sue diverse manifestazioni. E necessariamente a reinventarsi.
Il ruolo della digitalizzazione e dell’intelligenza artificiale nel mondo di oggi
Il mondo attuale registra, sulla spinta della digitalizzazione e della AI, una crescita esponenziale di soluzioni e di possibili contributi con applicazioni che toccano ambiti che richiedono nel mondo del lavoro e, in senso più ampio, nella società di superare i tradizionali steccati delle diverse conoscenze e aree di specializzazione. Questo evidenzia fragilità nelle persone e nelle loro “certezze”, ma determina anche l’opportunità di misurarsi con il confronto con se stessi, con altri, con situazioni e letture della realtà che richiedono immaginazione, progettualità e creatività e certamente nuove forme di apprendimento e di espressione.
Come sta cambiando il mondo del lavoro in questo senso?
E’ un mondo che ha già cominciato a “riconsiderare” se stesso in quanto “costretto” a operare in rete e non solamente in connessioni di rete ma in termini di “relazione” e di capacità di relazione con attori e dispositivi diversi, con forme diverse che hanno posto nuove modalità di considerare, lo spazio, il tempo, la velocità, il confronto con il dato, con il suo trattamento, con la riflessività (Big Data). La sola esperienza che, in molti casi, tradizionalmente coincide o si sovrappone all’anzianità lavorativa non fa più testo e a fronte di un noviziato continuo evidenzia la necessità, in forme e modalità da progettare e sperimentare, di nuovi maestri. Le trasformazioni nel mondo del lavoro inducono a riconsiderare alcuni dei paradigmi sui quali è stato costruito il sistema normativo che lo governa, quali il concetto di subordinazione e di luogo e tempo delle prestazioni lavorative. Infine, sarà necessario anticipare i cambiamenti che interverranno nei contenuti del lavoro per attivare le opportune azioni di re-skillig e up-skilling per consentire alle persone di permanere nel mondo del lavoro.
Il ruolo della politica e delle organizzazioni
Sicuramente è importante la capacità del “sistema Italia” di valorizzare i brand e le numerose eccellenze presenti in molti settori con lo sviluppo di adeguate strategie e linee di indirizzo. Un esempio è rappresentato dalla capacità di rendere operative una serie di documenti e di proposte quali quelli del Ministero dello Sviluppo Economico per una strategia italiana all’intelligenza artificiale e di centri di eccellenza (Competence Center, CINI National Lab e non solo). Occorre avviare un’azione mirata per lo sviluppo dell’istruzione ad ogni livello e di un approccio maggiormente integrato tra il mondo della scuola e quello delle imprese prendendo a modello gli esempi che sono indicati nel libro. Le aziende dovranno attrezzarsi per favorire le transizioni generate dalle nuove tecnologie digitali e sviluppare le nuove competenze e capacità.
Sono previste presentazioni online?
Allo stato non sono ancora state pianificate. Si attende di vedere quali saranno gli sviluppi delle misure di contrasto della pandemia.